Economia

Effetto Opa, Italcementi vola in Borsa: fa +50%

I 10,6 euro per azione con un premio del 70 per cento sugli ultimi due mesi del prezzo di Borsa per le azioni Italcementi offerti in Opa dai tedeschi di Heidelberg Cement, mettono il turbo al titolo della società controllata dalla famiglia bergamasca Pesenti. Una delle famiglie nobili del panorama industriale italiano. Protagonista della giornata in Borsa infatti, il titolo Italcementi che ha piazzato un progresso del 49,47% a quota 9,85 euro per azione, avvicinandosi ai 10,6 euro fissati nell'ambito dell'0pa per la cessione ai tedeschi di Heidelberg. Italmobiliare, la holding della famiglia Pesenti che detiene la quota di controllo di Italcementi, e' balzata anch'essa del 27,87%% a 38,68 euro.

Gli investitori, che avevano già messo nel mirino il titolo a causa del consolidamento in atto nel mercato del cemento europeo (vedi la fusione fra Holcim eLafarge, un'operazione industriale da 41 miliardi), hanno immediatamente preso posizione per monetizzare al momento del lancio dell'Opa obbligatoria da parte del colosso tedesco del calcestruzzo che acquisirà il controllo del 45% del gruppo italiano, una mossa che fra cash e partecipazione azionaria in Heidelberg frutterà ai Pesenti circa 1,67 miliardi di euro e che darà vita al secondo gruppo del cemento nel mondo (con un socio di controllo tedesco mentre la famiglia italiana resterà in minoranza).

La nota diffusa da Italcementi ieri in serata, a Borsa chiusa, ha fatto sapere che nel dettaglio, Italmobiliare riceverà come parte del corrispettivo della transazione azioni ordinarie Heidelberg Cement tramite un aumento di capitale riservato corrispondenti a una quota compresa fra il 4% e il 5,3% del capitale post aumento per un controvalore tra 560 e 760 milioni di euro. Mentre la restante parte del prezzo pagato, compresa tra i 900 milioni e il miliardo abbondante, verrà corrisposta in contanti. Numeri che, tenuto conto della posizione finanziaria netta e del valore delle minoranze, valutano Italcementi sui 7 miliardi di euro, ossia oltre 10 volte il margine operativo lordo. Una valutazione, che, al contrario non è piaciuta stamane alla Borsa di Francoforte, dove il titolo Heidelberg è stato al contrario punito con un ribasso dell'8%, a circa 67 euro.

"Pensiamo che stiamo pagando il prezzo giusto vista l'alta qualità degli asset quando si tiene conto delle potenzialita' nei mercati core in ripresa e il valore che potra' essere estratto applicando programmi di ottimizzazione industriale di alto livello nel contesto di una piattaforma piu' ampia", ha commentato l'operazione Bernd Scheifele, presidente del management board di HeidelbergCement. Da parte tedesca, l'acquisizione verrà finanziata in parte attarverso liquidità in cassa e con un finanziamento ponte da 4,4 miliardi fornito da Deutsche Bank e Morgan Stanley. Il titolo del gruppo cementeriero tedesco cede l'8% alla Borsa di Francoforte.

ll'indomani dell'accordo, si registra la preoccupazione dei sindacati "nel metodo e nel merito": per i rappresentanti dei lavoratori l'intesa "getta ombre inquietanti sul futuro della società e sul destino dei circa 3.000 dipendenti italiani", dicono i segretari nazionali di Fenealuil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil, Fabrizio Pascucci, Riccardo Gentile e Marinella Meschieri. "Il metodo è semplicemente da stigmatizzare - spiegano i tre sindacalisti - perché tutta l'operazione è stata fatta tenendo all'oscuro le organizzazioni sindacali, non considerando quindi le più elementari norme di buone relazioni industriali".