Elezioni 2018, larghe intese o ritorno al voto? Come investire - Affaritaliani.it

Economia

Elezioni 2018, larghe intese o ritorno al voto? Come investire

Luca Spoldi

15 giorni alle elezioni italiane: i titoli vincenti in Borsa in base al risultato



Questo significa, come nota anche Maurizio Pessato (di SWG), che una volta chiuse le urna i toni si abbasseranno e i leader dei tre schieramenti principali inizieranno a trattare, data anche l’avversione dichiarata del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ad un immediato ritorno alle urna. Se così sarà e si varerà un governo di “grande coalizione” stile Berlino, la corsa della borsa italiana potrà proseguire, grazie anche al miglioramento delle attese sugli utili aziendali, a vantaggio in particolare dei titoli ciclici e, almeno in parte, dei finanziari. Mentre sul mercato del reddito fisso lo spread tra Btp e Bund dovrebbe tornare a restringersi, allungando e rendendo più dolce il processo di graduale innalzamento dei tassi d’interesse (ossia di calo delle quotazioni) che comunque lo stato di salute dell’economia europea e la prevista “normalizzazione” della politica monetaria della Bce rendono inevitabile a medio termine.
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In questo caso potrebbero trarne beneficio titoli come Generali, Intesa Sanpaolo, Unicredit, ma anche Ubi Banca e Bper Banca, tra i finanziari, mentre il Credito Valtellinese resta sotto esame a causa di un aumento di capitale iperdiluitivo che cadrà a cavallo della tornata elettorale.

L’ipotesi di “grande coalizione” farebbe bene anche a titoli come Buzzi Unicem, Telecom Italia e Mediaset, specialmente se dal futuro governo saranno tutelati anche gli interessi del gruppo di Silvio Berlusconi, come pure ad Fiat Auto Chrysler, che dovrebbe beneficiare del prossimo scorporo di Magneti Marelli, Pirelli, Recordati, ma anche Enel, Eni e Saipem. Se poi non volete affaticarvi a selezionare singoli titoli, esistono Etf come l’Amundi Ftse Mib che riproducono l’andamento dell’indice di Milano, o prodotti in grado di replicare l’andamento dei titoli a media o piccola capitalizzazione.

Sergio marchionne fca 4
 

Meglio invece evitare, se non per qualche rapida operazione di trading, strumenti come i certificati a leva fissa sul Ftse Mib Long 5X di Bnp Paribas che moltiplicano di cinque volte le variazioni dell’indice sottostante: nel caso di ritorno alle urne a ottobre, infatti, Piazza Affari potrebbe rapidamente perdere terreno (a partire proprio dai titoli ciclici, gli industriali e i bancari). Per la componente obbligazionaria, comunque vada, sarà meglio ridurre la duration spostandosi su titoli a breve-medio termine ed evitando i bond “high yield”, che già molto hanno corso, salvo qualche operazione tattica nel caso di ulteriori forti ribassi (che potrebbero essere seguiti da temporanei rimbalzi delle quotazioni).

Anche in questo caso, senza dover andare a valutare ogni singola emissione, potreste optare per fondi obbligazionari a breve-medio termine, tanto più che se invece dalle urne uscisse un parlamento totalmente ingovernabile e si tornasse davvero a votare a ottobre, azioni e bond a lungo termine italiani potrebbero tornare a perdere terreno sia in termini assoluti sia rispetto ad altri mercati e a quel punto meglio sarebbe rimanere il più possibile liquidi.