Economia
Enel, dalla lista dei fondi al ruolo di Endesa: tutti i temi sul tavolo
Covalis presenta un elenco di sei nomi e si prepara per l'assemblea del 10 maggio. Ma sul tavolo di Cattaneo ci sono molti dossier
Enel, ecco perché è stato scelto Cattaneo
Flavio Cattaneo è stato chiamato alla guida di Enel facendo leva soprattutto su un tema: l’eccessivo debito dell’azienda. Lo stesso Starace ha riconosciuto che uno degli obiettivi del nuovo piano industriale dovesse proprio essere il taglio dell’esposizione verso le banche. Ma ha anche fatto notare l’incremento della posizione debitoria sia stata originata dall’acquisto di Endesa, l’azienda spagnola di cui Enel detiene il 70% e che ha portato con l’ultimo bilancio un dividendo da 1,1 miliardi.
Ecco, proprio il ruolo di Cattaneo in questi tre anni sarà da comprendere appieno. Si dice, infatti, che il manager milanese sia un esperto di gestione aziendale più che di energia green. Da qui il sillogismo: l’ex amministratore delegato di Tim è stato chiamato per portare avanti qualche cessione per abbattere il debito, far salire il valore del mercato e far felici gli azionisti. E qualcuno bisbiglia addirittura che Starace abbia accelerato sulla convocazione del cda di Endesa – che dovrà ratificare quattro nuovi ingressi - per “blindarlo” e metterlo al riparo da possibili intromissioni del nuovo management.
Una mossa che il Mef potrebbe decidere di azzerare chiedendo che la convocazione venga effettuata dopo il 10 maggio, quando cioè Cattaneo e Scaroni saliranno al potere. Ma qualcuno si è convinto che dietro la mossa dell’ad uscente ci sia il timore che Endesa possa essere messa sul mercato, visto l’alto valore, per abbattere il debito. Il nuovo ceo, ovviamente, tace. Ma a chi gli sta vicino ha rivelato che la gestione di Starace non l’abbia convinto e che ci siano vari modi per migliorare il business, compresa la cessione di alcuni asset considerati non strategici. Senza contare il tema del nucleare, argomento su cui l’amministratore delegato uscente non sembrava essere disposto a trattare. L’idea di Cattaneo sarebbe un po’ più vicina alle posizioni di apertura del centro-destra.
Quello che si conosce con certezza è che Flavio Cattaneo, per diventare amministratore delegato di Enel, ha dovuto avere “mano libera” dal suo business. Fonti accreditate annunciano che la fusione di Itabus in Italo è ormai questione di giorni e verrà resa definitiva prima dell’assemblea di Enel. In quel modo il marito di Sabrina Ferilli si libererà della sua azienda, rimanendo però azionista di minoranza di Italo insieme ai soci storici. A proposito della compagnia di treni, pare che il fondo Gip sia intenzionato a uscire entro l’estate, alla scadenza del periodo di cinque anni, per circa 5 miliardi.