Economia
Energia: Iren, Bianco: '3,3 mld di investimenti, siamo un player nazionale'
Iren e The European House Ambrosetti: a Milano il convegno "Orientati al futuro 2. Strategie di sviluppo e valorizzazione dei territori".
Iren cresce ed è in buona salute. La multi-utility annuncia 3,3 miliardi di euro di investimenti e guarda oltre i propri storici confini. Massimiliano Bianco, AD Iren: “Vogliamo essere protagonisti del futuro dell’energia in Italia”
Iren ha avuto nei territori la sua casa naturale, ma sta crescendo, diventando sempre più un palyer industriale molto importante a livello nazionale, con investimenti consistenti, come confermato dal piano industriale al 2024, grazie ai quali intende affrontare le maggiori sfide che abbiamo davanti: sicurezza, mobilità, competitività, risparmio di risorse, digitalizzazione, efficienza infrastrutturale, smart-city.
“Iren oggi è il 25 gruppo italiano; una grande impresa: sesto player di settore e terzo tra i comparable, con investimenti e assunzioni in crescita”, ha detto il Presidente di Iren, Renato Boero, sottolineando poi il primato nazionale di Iren nel settore del teleriscaldamento (un settore chiave per affrontare la sfida della riduzione dell’inquinamento).
Il Presidente Boero ha poi ricordato le numerose attività di Iren, diversificate in diversi settori: mobilità elettrica con la flotta aziendale elettrificata; sicurezza, con la riqualificazione degli edifici e la gestione dell’illuminazione pubblica; competitività; riduzione del consumo di risorse con il focus sull’economia circolare; rete idrica, con perdite idriche che si attestano sul 34% contro una media nazionale al 47,9%); illuminazione artistica e ad alta efficienza.
“Siamo un attore chiave a livello nazionale, ne siamo ormai consapevoli, e continueremo ad esserlo con sempre più impegno per supportare le attività dei piccoli centri e aiutarli ad affrontare le sfide della transizione energetica. La nostra missione, il nostro futuro, è unire innovazione tecnologia e sviluppo sostenibile, per essere motore di sviluppo a livello nazionale”, ha concluso Boero.
Iren, player industriale presente a livello nazionale. L'intervista di Affaritaliani.it a Renato Boero, Presidente di Iren: "Investiamo su sostenibilità, nuove generazione e innovazione con l'IoT"
"Siamo un’azienda che compie 10 anni nel 2020, ma in realtà abbiamo 100 anni di storia", ha detto ad Affaritaliani.it Renato Boero, Presidente di Iren. "Siamo il sesto operatore nazionale nel nostro settore e la venticinquesima azienda italiana. Presenti in 11 regioni e in 450 comuni, ci sentiamo la responsabilità di portare avanti iniziative di sviluppo. Nell’ambito dell’ambiente, ad esempio, abbiamo realizzato importanti investimenti per trasformazione dei rifiuti che raccogliamo: trasformiamo la frazione organica in biometano applicando il principio di economia circolare".
Investimenti e assunzioni in crescita per il gruppo che solo l’anno scorso ha assunto “più di 300 persone, di cui il 75% sotto i 30 anni. Puntiamo molto sulle nuove generazioni”.
Iren punta molto anche sull'innovazione, "uno dei fiori all’occhiello della nostra società. Una delle startup con cui collaboriamo ci ha permesso di realizzare una rete infrastrutturale per IoT a Torino, messa a disposizione di chiunque voglia utilizzarla a un costo limitato, per veicolare i segnali dell’internet delle cose".
2 miliardi di euro, è questo l’investimento di Iren in sostenibilità: “Uno sforzo importante, dal momento che due terzi degli investimenti sono dedicati proprio alla sostenibilità”.
“Non a caso abbiamo organizzato questo appuntamento a Milano: ci siamo resi conto della nostra valenza a livello nazionale, con oggi ci apriamo a tutta l’Italia”, ha concluso il Presidente di Iren, Renato Boero.
Iren, player industriale presente a livello nazionale. L'intervista di Affaritaliani.it a Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato di Iren: "3,3 miliardi di investimenti per guardare oltre ai nostri storici confini e essere motore di sviluppo per il Paese"
“Il nostro modello di business è confermato e il nostro piano industriale lo dice con chiarezza”, ha detto ad Affaritaliani.it Massimiliano Bianco, Amministratore Delegato di Iren. “Siamo in salute, abbiamo prospettive di crescita sempre più ampie e il nostro piano industriale al 2024 vuole approfittare di queste opportunità con un piano di investimenti sempre più corposo: 3,3 miliardi di euro. La nostra prospettiva, in questo momento, è quella di andare oltre i confini del nostro gruppo. Siamo i leader del nord-ovest, abbiamo già una posizione di rilievo a livello nazionale e vogliamo consolidarla”.
“Intorno al cliente-cittadino costruiamo un’offerta di servizi integrata”, ha continuato Bianco. “Questa è la concezione che abbiamo del termine smart-city: attività per migliorare la qualità della vita dei cittadini e contribuire alla competitività delle imprese”.
“Da tempo abbiamo avviato il percorso di trasformazione digitale, entro due anni avremo tutti i processi in azienda completamente digitalizzati. Questo contribuirà ad innalzare la qualità dei nostri servizi, la loro efficienza e, soprattutto, favorirà la scalabilità del nostro modello di business”.
“Guardiamo con attenzione ai trend nelle industry in cui operiamo, coniugando obiettivi di sostenibilità con obiettivi di business. Nel nostro piano industriale è quantificato l’impatto dei nostri investimenti sugli obiettivi di sostenibilità. Sono tanti i parametri su cui lavoriamo, un su tutti: le persone che lavorano in azienda e che sono la determinante del nostro successo”, ha detto Massimiliano Bianco rispondendo a una domanda sulla crescente attenzione da parte dei cittadini nei confronti di temi come sostenibilità e cambiamento climatico.
Sull’acquisizione di Sorgenia, l’AD di Iren ha aggiunto: “Stiamo lavorando per fare una buona offerta. Siamo un operatore italiano protagonista nella transizione energetica, affrontiamo questa sfida per valorizzare le competenze e le prospettive strategiche di Sorgenia, combinarle con le nostre e creare un operatore italiano protagonista del futuro dell’energia italiana”.
Iren esce dai territori di riferimento e sceglie Milano per raccontare la propria storia e le strategie per affrontare le sfide future. L’intervista di Affaritaliani.it a Roberto Veronesi, Direttore della Comunicazione di Iren: “Importante confronto su smart-city, mobilità sostenibile, innovazione, digitalizzazione. La parola chiave è sinergia”
“Orientati al futuro”, l’evento organizzato da Iren con la collaborazione di The Eurpean House – Ambrosetti, è giunto quest’anno alla sua seconda edizione. L’anno scorso, però, l’incontro aveva avuto luogo “nei tradizionali territori di riferimento; oggi il nostro gruppo ha una dimensione e una reputazione nazionale, sia in termini di fatturato che di posizionamento, ed è per questo, con un po’ di coraggio, abbiamo scelto la piazza milanese per raccontare, al di fuori dei nostri confini, chi siamo diventati”, ha detto ai microfoni di Affaritaliani.it Roberto Veronesi, Direttore della Comunicazione di Iren.
“Un’occasione di confronto importante per noi – ha continuato Veronesi – e dobbiamo per questo ringraziare Ambrosetti che ancora una volta ci ha aiutati a individuare personaggi di rilievo sul piano sia nazionale che internazionale. Dagli interventi di oggi emerge che c’è molto da fare per le nostre città, nel senso che esiste uno spazio per creare sinergie tra le diverse utilities, con il Governo e le istituzioni locali. Credo che la parola chiave sulla quale soffermarsi sia proprio sinergia”.
Un aspetto centrale delle città di oggi e del futuro è quello della mobilità, una mobilità che sia il più possibile sostenibile. “La mobilità elettrica è uno dei cavalli di battaglia di Iren”, ha detto Veronesi. “Siamo partiti con rendere elettriche molte delle vetture che utilizziamo e anche molti dei mezzi operativi, quindi abbiamo guardato prima di tutto al nostro interno; siamo impegnati anche dal punto di vista di promozione di mezzi elettrici come biciclette, auto, scooter. Oggi lanciamo una nuova iniziativa con ANCI: intendiamo premiare i piccoli comuni che maggiormente si distingueranno il prossimo anno nel realizzare attività a favore della sostenibilità. Abbiamo messo in palio 100 biciclette elettriche, due per ognuno dei 50 comuni più virtuosi in questo settore”.
Il ruolo di Iren come motore di innovazione e crescita sostenibile in Italia. L’intervista di Affaritaliani.it a Valerio De Molli, The European House – Ambrosetti: “Iren, operatore di rilevanza nazionale in grado di mettere a disposizione delle città la propria capacità innovativa per creare valore”
The European House – Ambrosetti, dal proprio osservatorio strategico come 1° Think Tank privato indipendente in Italia, ha individuato le maggiori sfide per il futuro delle città e ha approfondito gli scenari di sviluppo sostenibile e della digi-circolarità del settore delle multiutility.
Valerio De Molli, Managing Partner & CEO The European House – Ambrosetti, ha detto ad Affaritaliani.it: “The European House Ambrosetti misura da tanti anni l’impatto economico, ambientale, sociale e cognitivo delle più importanti realtà industriali del Paese. Iren è tra i gruppi grandi quello che più cresce in termini di fatturato e assunzioni. È il primo per crescita dei dipendenti sopra i 4 miliardi e terzo per crescita del fatturato in valore assoluto. Oggi, chiamando a raccolta anche grandi esperti internazionali come David Gann dell’Imperial College di Londra (a capo della Smart London), oppure come Juan Alay, il grande visionario dello sviluppo strategico di Bilbao, abbiamo voluto discutere di città intelligenti e del futuro delle nostre città. Non c’è dubbio che le multi-utility - e Iren è uno dei grandi protagonisti in questo senso – abbiano un ruolo cruciale per risolvere alcune delle criticità principali delle nostre città. Abbiamo evidenziato come le 14 città metropolitane italiane vadano a una velocità sei volte più alta rispetto a quella del Paese, sviluppando occupati in numero tre volte maggiore. C’è uno scenario di grande crescita che impone l’obbligo anche morale del rispetto ambientale, della circolarità e della tecnologia e innovazione a favore di uno sviluppo che sia, appunto, sostenibile”.
Uno degli aspetti evidenziati dallo studio presentato da The European House – Ambrosetti è quello della gender diversity. “L’Italia è ultima in Europa per partecipazione al lavoro delle donne, è un dato di cui vergognarci”, ha detto De Molli. “Un gruppo come Iren, primo rispetto ai concorrenti per incidenza delle donne in percentuale dei dipendenti totali, dà un impatto molto importante nel migliorare questa equazione e nel far crescere il sistema Paese. A proposito di occupati il secondo aspetto riguarda i giovani: siamo ultimi in Europa per i cosiddetti Neet cioè i giovani che non sono occupati, non cercano lavoro e non studiano. Il gruppo Iren, come si può notare dalla percentuale di giovani assunti nell’ultimo anno, anche in questo caso dà un apporto molti importante”.
Il ruolo di Iren come motore di innovazione e crescita sostenibile in Italia: i principali higlits attraverso il modello dei 4 Capitali
The European House – Ambrosetti ha applicato il proprio modello dei 4 Capitali per misurare in modo multidimensionale il valore creato da Iren e il suo contributo allo sviluppo del Paese.
Capitale economico:
- 4 mld di euro nel 2018, 25esima azienda industriale in Italia, 6° nel settore e 3° tra i comparable
- Tra le top 25 aziende industriali per investimenti (447 mln di euro di investimenti nel 2018)
- 1° multiutility italiana ad aver emesso 3 Green Bond, per un valore totale di 1,5 mld di euro
Capitale ambientale:
- 87% di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili o assimilate nel 2018
- 1° operatore nazionale nel teleriscaldamento
- Quota perdite idriche del 34,8% e perdite elettriche del 3,9%
Capitale sociale e culturale:
- Oltre 7mila dipendenti nel 2018, + 56% (2014-2018) a fronte di assunzioni e aggregazioni aziendali
- 3° per tasso di crescita degli occupati tra le grandi aziende italiane e 1° tra i comparable
- 313 nuove assunzioni nel 2018, di cui il 72% under 30
Capitale cognitivo:
- 17 progetti R&D finanziati attivi
- 37% di successo dei bandi europei dal 2014 ad oggi
- 20 mln di euro a supporto delle startup innovative con il progetto IrenUp