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Economia
Eni, il Mef avvia la cessione del 2,8%
Claudio Descalzi

Mef, avviata la cessione del 2,8% di Eni

"Il ministero dell’Economia e delle Finanze comunica di aver avviato una procedura accelerata di raccolta ordini (“Accelerated Book Building – ABB”) per la cessione di 91.965.735 azioni ordinarie di Eni Spa corrispondenti a circa il 2,8% del capitale sociale della Società, attraverso un consorzio di banche costituito da Goldman Sachs International, Jefferies e UBS Europe SE in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners, con l’obiettivo di promuovere il collocamento delle azioni presso investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri". E' quanto si legge in una nota del Mef.

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"Nell’ambito dell’operazione il ministero - prosegue il comunicato - si è impegnato con i Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners a non vendere sul mercato ulteriori azioni della Società per un periodo di 90 giorni senza il consenso degli stessi Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners e salvo esenzioni, come da prassi di mercato. I termini finali dell’operazione saranno comunicati al termine del collocamento".

Secondo quanto riferiscono fonti di mercato a Radiocor, il ministero dell'Economia sta collocando, attraverso l'accelerated Book Building, ad una forchetta di prezzo attesa tra 14,855 euro e la chiusura odierna in Borsa di 15,11 euro del titolo Eni. Lo sconto rispetto alla chiusura di Borsa è quindi inferiore al 2%. Prima dell'annullamento delle azioni deliberato dalla assemblea di oggi il Mef deteneva 157,5 milioni di azioni pari al 4,8% del capitale. A questo prezzo l'incasso per la cessione delle 91.965.735 azioni ordinarie si colloca nella forchetta di 1,366 e 1,388 miliardi di euro






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