Economia

Eni, rosso di 2,93 mld nel trimestre. Descalzi: "Periodo peggiore da 70 anni"

Eni chiude il primo trimestre, penalizzato dall'effetto combinato della crisi economica indotta dal Covid-19 e dalla caduta dei prezzi dell'energia, con una perdita netta di 2,93 miliardi (da un utile di 1,1 miliardi nel primo trimestre del 2019) determinata principalmente dall'allineamento del valore delle scorte ai prezzi correnti. L'utile netto adjusted si attesta a 59 milioni dai 992 milioni dello scorso anno. L'utile operativo adjusted scende a 1,31 miliardi, -44%, rispetto al trimestre 2019.

Al netto dell'effetto scenario di -1,1 miliardi e degli impatti del Covid-19 di -0,15 miliardi, la performance e' stata positiva per +0,2 miliardi (+16%), precisa il gruppo. La produzione d'idrocarburi scende a 1,774 milioni di boe/giorno, -3,6% rispetto al primo trimestre 2019. Per fronteggiare lo scenario, Eni che ha gia' annunciato la riduzione dei capex per circa 2,3 miliardi nel 2020, pari al 30% del budget originario, e programmata riduzione di ulteriori 2,5-3 miliardi nel 2021, pari al 30%-35% di quanto originariamente previsto per lo stesso anno a piano, annuncia il taglio della produzione 2020 attesa a 1,75-1,80 mboe/g e la sospensione del programma di buy back.

"Il periodo che stiamo vivendo dallo scorso marzo e' per l'economia mondiale il piu' complesso degli ultimi 70 anni e oltre. Per l'industria energetica, ed in particolare per l'Oil&Gas, la complessita' e' ancora maggiore dato il sovrapporsi degli effetti della pandemia al crollo del prezzo del petrolio". Così Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, commenta i risultati del trimestre evidenziando come "il portafoglio di business mostra di essere resiliente come mai in passato, mentre la struttura patrimoniale e' molto solida, frutto del lavoro fatto negli ultimi anni".

Prosegue: "Il portafoglio mid-downstream sta reagendo bene alla crisi dei consumi, consuntivando un risultato perativo piu' alto di quello dell'analogo periodo 2019. Complessivamente il risultato operativo e' risultato essere superiore alle aspettative del mercato, mentre la generazione di cassa ante circolante finanzia gli investimenti di 1,9 miliardi. Lo stato patrimoniale gode di un bilanciamento ottimale ma soprattutto della disponibilita' di 16 miliardi di liquidita' che consentiranno al gruppo di gestire con agio la contrazione dell'attivita' dovuta a prezzi e pandemia".

Descalzi conclude: "Come tutti prevediamo un anno 2020 complicato, ma grazie ai nostri punti di forza contiamo di riprendere velocemente il cammino verso un modello di business sempre piu' redditizio e sostenibile tracciato nell'ultimo nostro piano strategico". E ringrazia le persone Eni che "hanno dimostrato un'elevata capacita' e disponibilita' ad adattarsi alle condizioni di questo difficile momento, consentendo al Gruppo di lavorare in totale continuita'".