Economia

Esclusivo/ Vegas ad Affari: "Non torno in politica. Basta con le sanzioni"

di Marco Scotti

L'ex viceministro dell'economia lancia una proposta per garantire l'esercizio delle funzioni di governo senza intromissioni

A proposito di prezzi, l’inflazione continua a crescere: si poteva fare di più, di meglio?
L’inflazione non è un’entità che può essere guidata a comando. Il target del 2% non è immutabile, non siamo degli apprendisti stregoni. In questo momento viviamo dei fenomeni a cui i regolatori non erano pronti né tantomeno abituati. D’altronde, non sarà un caso se la Bundesbank già dal 1929 indica come nemico pubblico numero uno proprio l’incremento dei prezzi. Quindi bisogna fare rientrare l’inflazione.

Sì ma come?
Non ci sono altri modi che non sia lo stop all’helicopter money e l’aumento dei tassi d’interesse. Sono provvedimenti recessivi? Certo che sì, ma qui scontiamo anche il ruolo marginale dell’euro, che non è riuscito a diventare la moneta di riserva di dollaro e yuan. 

Che cosa pensa delle sanzioni?
Non sono mai servite a nulla, storicamente, se non a far arrabbiare ulteriormente il sanzionato. Si tratta di iniziative deboli che mostrano una volta di più quanto noi siamo in difficoltà. Certo, la Russia sarà stata colpita, ma ancora dobbiamo vedere che cosa succederà in Italia. Le imprese oggi funzionano bene, ma un domani ci saranno problemi di mercati, di approvvigionamento, di personale. Che livello di resilienza riusciremo a mettere in piedi?

Chi potrebbe migliorare la propria condizione è il sistema bancario: possiamo immaginare un circolo virtuoso?
Non è così vero che le banche stanno bene. Certo, hanno alleggerito le loro posizioni con i crediti deteriorati, ma non hanno completato il passaggio verso la digitalizzazione completa e subiscono la concorrenza dello shadow banking molto più efficiente. Amazon, per esempio, può fare credito ai propri clienti conoscendone le abitudini e avendo tutte le informazioni gratuitamente. Le banche invece devono pagare per avere questi dati e si ritrovano nella sgradevole condizione di correre mentre gli altri sono in motorino.

Ultima domanda, le criptovalute: che cosa farne?
Nel 2017 ho iniziato a parlarne, ma c’è stato un balbettio imbarazzante. La discussione non è tanto se funzionano o meno, ma capire che cosa sono. Valute o strumenti d’investimento? Valute non possono esserlo, perché se no fanno concorrenza ai sistemi degli stati e si rischia il default. Dunque sono strumenti d’investimento: e allora che cosa stiamo aspettando per regolarli?