Economia
Essilux, Gentin commissario ad acta. Deve risolvere la guerra italo-francese
Il tribunale del Commercio di Parigi ha designato il suo ex presidente, Frank Gentin, come commissario ad acta di EssilorLuxottica. La decisione, hanno riferito all'agenzia France Press fonti vicine a Essilor, segue la decisione dei soci francesi di rivolgersi al tribunale per superare l'impasse che sta paralizzando il cda del gruppo, diviso a meta' tra consiglieri espressi da Delfin e dagli azionisti transalpini. Gentin ha guidato il tribunale del Commercio tra il 2012 e il 2016 e ha risolto numerosi contenziosi tra grandi aziende, tra cui quello del 2014 tra il colosso del lusso Lvmh ed Hermes.
La nomina di Gentin, secondo quanto si apprende da fonti finanziarie, sarebbe gradita a Delfin, tanto che il nome dell'ex presidente del tribunale del Commercio di Parigi sarebbe stato indicato dagli stessi consiglieri indipendenti di EssilorLuxottica indicati dal socio italiano. I francesi, inoltre, avrebbero anche chiesto la sospensione del cda, che il giudice non ha concesso, tanto che la riunione del board e' in corso. Il consiglio ha sul tavolo il tema dell'arbitrato promosso da Delfin: se i componenti del cda non troveranno un accordo sul tema potra' quindi intervenire Gentin. Il consiglio di amministrazione di EssilorLuxottica, conta 16 membri, 8 espressione di Essilor e 8 espressione di Delfin.
Mercoledi' il consiglio ha respinto la richiesta dei fondi e dell'associazione dei dipendenti Essilor, Valoptec, di allargare il board. A breve, in ogni caso, la parola passera' agli azionisti, che si esprimeranno sulla questione dell'assemblea del 16 maggio prossimo. Nell'ambito dello scontro, il mese scorso Delfin ha depositato una domanda di arbitrato presso la Camera di Commercio Internazionale, per far accertare le violazioni dell'Accordo che ha sancito l'alleanza italo francese.
Secondo Delfin, infatti, c'e' stato il 'mancato rispetto dei doveri di leale cooperazione e buona fede previsti dall'Accordo di Combinazione del 2017 tra Essilor e Delfin, la quale e' stata privata del potere di gestione paritetico che le pertiene ai sensi dell'Accordo'. In particolare, le regole non sarebbero state rispettate dal vice presidente esecutivo Hubert Sagnieres - capo dell'ala francese - e da EssilorLuxottica dietro suo impulso.