A- A+
Economia
Ex-Ilva, i sindacati vogliono statalizzarla: altolà di Fitto
Raffaele Fitto

Ex-Ilva, i sindacati vogliono statalizzarla ma Fitto frena. Il caso 

Per i sindacati, la richiesta è chiara: il governo deve assumere il controllo dell'ex Ilva senza ulteriori indugi. Tuttavia, in vista di due appuntamenti cruciali della prossima settimana - l'incontro a Palazzo Chigi con i rappresentanti sindacali e l'assemblea di Acciaierie d'Italia il 22 - l'esecutivo sembra rimanere in silenzio. Secondo quanto riferito dal Sole24 Ore, il Ministro per Affari Ue, Sud, Coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, che coordina il dossier per conto della Premier Giorgia Meloni, mantiene una posizione di netta contrarietà alla gestione pubblica del gruppo siderurgico. Nonostante il nulla di fatto dell'ultima assemblea e la complicazione nel negoziato con il socio privato Arcelor Mittal, Fitto non mostra segni di cambiamento sulla decisione di anticipare il passaggio in maggioranza del socio pubblico, Invitalia.

Leggi anche: Ex-Ilva, sindacati in pressing sul governo: "Assuma il controllo"

L'opzione di un controllo pubblico, portando Invitalia dal 38% al 60%, è stata proposta da Fitto. Tuttavia, la complicazione nelle trattative con Arcelor Mittal, che tiene in sospeso l'ipotesi di acquisire gli impianti in amministrazione straordinaria, ha reso la situazione più intricata. La disponibilità residua di 1 miliardo di euro messa da parte dallo Stato con il Dl aiuti bis del 2022 diventa un tassello centrale nella negoziazione, con Fitto convinto che una gestione statale dell'ex Ilva ripeterebbe gli insuccessi delle aziende pubbliche del passato.

Leggi anche: Ex-Ilva, ArcelorMittal tiene sotto scacco l'acciaio europeo

L'alternativa di una "nazionalizzazione" è osteggiata da parte del governo, e si fa sempre più evidente l'opzione dell'amministrazione straordinaria con la possibilità di aprire la strada a una mini-Ilva con soci industriali interessati. Tuttavia, questa opzione potrebbe portare a una battaglia legale con Arcelor Mittal, che ha già dichiarato l'incostituzionalità della norma. Nel frattempo, il piano per la decarbonizzazione dell'impianto languisce, con il memorandum of understanding tra Fitto e l'azienda indicante chiaramente cifre e contributi pubblici necessari. Tuttavia, la Commissione europea non ha approvato risorse per la decarbonizzazione nell'ambito del RepowerEu, e l'impiego di fondi per la coesione è ancora incerto. L'impasse continua, e il futuro dell'ex Ilva rimane avvolto nell'incertezza.

Iscriviti alla newsletter





in evidenza
Chiara Ferragni sempre più in crisi: chiude l'iconico store in Corso Como

Addio al negozio milanese

Chiara Ferragni sempre più in crisi: chiude l'iconico store in Corso Como


motori
Opel nuova Frontera: ordinabile nelle concessionari e italiane

Opel nuova Frontera: ordinabile nelle concessionari e italiane

Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Angelo Maria Perrino - Reg. Trib. di Milano n° 210 dell'11 aprile 1996 - P.I. 11321290154

© 1996 - 2021 Uomini & Affari S.r.l. Tutti i diritti sono riservati

Per la tua pubblicità sul sito: Clicca qui

Contatti

Cookie Policy Privacy Policy

Cambia il consenso

Affaritaliani, prima di pubblicare foto, video o testi da internet, compie tutte le opportune verifiche al fine di accertarne il libero regime di circolazione e non violare i diritti di autore o altri diritti esclusivi di terzi. Per segnalare alla redazione eventuali errori nell'uso del materiale riservato, scriveteci a segnalafoto@affaritaliani.it: provvederemo prontamente alla rimozione del materiale lesivo di diritti di terzi.