Economia
ExxonMobil e Chevron, le big del petrolio riducono i guadagni miliardari
Meno utili ma investimenti mirati in nuove esplorazioni e nella produzione di litio
ExxonMobil e Chevron, ridotti i guadagni miliardari del 2022
Scendono, nel 2023, i profitti multimiliardari delle due top compagnie petrolifere ExxonMobil e Chevron quotate negli Stati Uniti. Fortunatamente per il mondo sono calati i prezzi del petrolio, schizzati nel 2022 con il conflitto russo/ucraino. E così anche i guadagni di ExxonMobil sono scesi, a 36,01 miliardi di dollari (-35%) rispetto al record di oltre 55,74 miliardi di dollari del 2022, mentre quelli di Chevron sono calati di quasi il 40%, a 21,369 miliardi di dollari. E i minori guadagni si sono riflessi sia sulla redditività che sul fatturato. I ricavi di ExxonMobil sono diminuiti del 16%, a 344.582 milioni di dollari. Nonostante ciò il Gruppo ha fatto crescere gli investimenti e le spese per l'esplorazione petrolifera di ben 3.621 milioni, a 36.625 milioni nel 2023. Anche il fatturato di Chevron è sceso (-18,4%) a 200.949 milioni di dollari.
ExxonMobil e Chevron, un quarto trimestre in ribasso
Nel quarto trimestre i ricavi di ExxonMobil sono scesi dell'11,6%, a 84.344 milioni di dollari, come pure l’utile, diminuito del 40%, a 7.630 milioni. “La nostra strategia ci ha permesso di realizzare profitti da leader del settore restituendo agli azionisti più denaro rispetto ai nostri concorrenti nel 2023. Questi risultati dimostrano i miglioramenti che abbiamo apportato alla nostra attività e riflettono i nostri progressi attraverso investimenti in progetti vantaggiosi e cessioni selezionate. Il tutto con un maggiore livello di efficienza ed efficacia in tutta l'azienda” ha detto Darren Woods, presidente e CEO. La strategia di crescita della compagnia è duplice, da un lato si rivolge verso i combustibili fossili con la più grande acquisizione degli ultimi decenni, dall’altro nel mondo dell’elettrico. In questo senso il Gruppo ha annunciato un accordo di acquisto con Pioneer Natural Resources in un'operazione da 59,5 miliardi di dollari. Closing previsto per il secondo trimestre del 2024 (in attesa degli organismi di regolamentazione e degli azionisti di Pioneer). Dall’altro ha annunciato la sua nuova attività Mobil Lithium, per diventare un produttore leader nelle forniture statunitensi di litio per i mercati globali di batterie e veicoli elettrici. Prime produzioni nel 2027 e obiettivo per il 2030 : rifornire circa un milione di veicoli elettrici all'anno.
ExxonMobil e Chevron, strategie mirate per crescere
Inoltre, ExxonMobill ha acquistato Denbury per 4,8 miliardi di dollari in azioni per entrare nel business del recupero e stoccaggio di CO². Adesso il Gruppo proprietario è della più grande rete di condutture di anidride carbonica negli Stati Uniti, con 1.300 miglia, di cui 925 miglia in Louisiana, Texas e Mississippi. Scesi anche i ricavi di Chevron, diminuiti del 16% nel quarto trimestre, a 47,18 miliardi di dollari, come pure i profitti calati del 62%, a 2,259 miliardi di dollari. Prossima mossa della compagnia sarà l'acquisto (in attesa di approvazione) della compagnia petrolifera indipendente Hess per 53 miliardi di dollari. Questo deal rappresenta una scommessa sulla Guyana, dove la produzione di petrolio cresce di più al mondo. Allo stesso tempo sono stati acquistati gli asset di Hess nel Nord Dakota nella formazione Bakken. E’ questa una delle più grandi aree di produzione degli Stati Uniti grazie allo shale oil. E piccoli passi sono stati fatti pure per ridurre le emissioni. Insomma, da qualsiasi lato lo si guardi, si puo' giustamente dire che "splende sempre il sole" sulle big del petrolio.