Economia
Fca, Elkann: "Gm non ci preoccupa. Tra 10 anni Exor ancora nell'auto"
Le strategie della holding degli Agnelli
Nessun timore per le accuse di General Motors che promette richieste di risarcimenti miliardari. Una questione che "è priva di fondamento e come tale non ci preoccupa" e "verrà trattata nei luoghi adeguati. Personalmente mi dispiace che si facciano azioni false a una persona che ha fatto tanto come Sergio Marchionne che non è qui per difendersi".
In una conferenza stampa alla Fondazione agnelli a Torino in occasione dell'Investor Day di Exor, John Elkann prova a stoppare le vendite in Borsa che hanno colpito il titolo Fca dopo che ieri il gruppo automobilistico americano guidato da Mary Barra ha denunciato la rivale Fiat-Chrysler e suoi ex dirigenti per condotta illegale e corruzione nei rapporti con il sindacato americano, pratiche che secondo i cugini di Detroit avrebbero assicurato a Fca vantaggi nel costo del lavoro. Ma dopo un lieve recupero nel primo pomeriggio le azioni Fca chiudono in pesante rosso (-3,78%) a 13,44 euro risentendo della causa intentata da General Motors che secondo JP Morgan potrebbe costare a Fiat oltre 6 miliardi di dollari.
Dalla Fondazione Agnelli, Elkann conferma il cronoprogramma per la fusione con Peugeot e approfitta per confermare l'impegno della famiglia nel business ciclico delle quattroruote a dispetto di chi ha letto nell'operazione con i francesi di Psa il primo passo di un progressivo ritiro di Exor da Fca.
"Siamo sempre stati impegnati nel settore auto e tra 10 anni lo saremo ancora, non vedo perchè dovrebbe cambiare", ha spiegato infatti Elkann secondo cui "il peso azionario (di Exor) sarà di riferimento anche in termini di governance" nella società che potrà nascere dalla fusione tra Fca e Psa.
"Con la famiglia Peugeout avremo la possibilità di dare stabilità alla società, come facciamo con la famiglia Ferrari", ha aggiunto. "Abbiamo da sempre partecipato come famiglia allo sviluppo dell'automobile" e negli anni "abbiamo rafforzato il nostro impegno", ha continuato Elkann, sottolineando che questo impegno si è visto nella nascita di Fca, con la fusione tra Fiat e Chrysler, e si vedrà ancora "con quello che diventerà Fca con Psa".
Elkann ha elogiato i risultati del gruppo Psa: "Hanno fatto un lavoro straordinario", nel processo di turnover guidato dal Ceo Carlos Tavares, sottolineando che al momento "abbiamo due società che hanno raggiunto risultati straordinari", in particolare Psa in Europa e Fca negli Usa.
Quella con "Psa è una operazione che rafforza l'uno e l'altro" e la creazione di Fca (con la fusione di Fiat e Chrysler) dimostra che queste operazioni sono benefiche e insieme possono rafforzare il loro potenziale", ha spiegato ancora Elkann.
Causa o non causa con GM (con annesse spese legalie risarcimenti), Fca tira dritta su Peugeot. "Da qui alla fine dell'anno avremo un Memorandum of understanding" e poi la fusione. Sulle strategie di Exor, che riguardano non solo il business dell'auto, Elkann ha fatto sapere che la holding conta di raggiungere "2 miliardi di liquidità tra dividendi e cassa entro il 2022 a cui si aggiungono circa 1,6 miliardi di extradividendo" che arriveranno dalla "fusione Fca-Psa". "Risorse che saranno destinate ad acquisizioni". Focus sull'Asia.
"Exor nei prossimi anni guarderà all'Asia per crescere - ha rivelato infatti il manager - area dove concentreremo i nostri sforzi per essere più presenti", perchè "in Europa abbiamo una presenza storica, negli ultimi 10 anni negli Usa c'stata una grossa attività". In un decennio la società ha distribuito 1,2 miliardi di euro in dividendi e buyback, a fronte di 1,7 miliardi di cedole ricevute dalle controllate. "Chi ha investito 1 euro ne ha avuti 10", commenta con orgoglio Elkann, che sottolinea che la politica di cedole "è stata costante e crescente nel tempo" e continuerà, "Dividendi straordinari non li contempliamo, noi di solito contempliamo il riacquisto di azioni proprie ma per ora non lo faremo", ha precisato poi il presidente Exor per quanto riguarda la remunerazione degli azionisti.
L'unico obiettivo è vedere il "nostro Nav come cresce per azione, rispetto all'indice globale di Borsa". In questo quadro "compreremo delle nuove società e continueremo a sviluppare la nostra capacità di investimento, sia con investimenti finanziari, con una serie di attivita' su startup che si stanno sviluppando' guardando a 'imprese di prima generazione o a controllo familiare", sottolineando che questo "è un filone che continueremo a esplorare". E il debito? "Continueremo a ridurlo nel prossimo decennio".
Infine, le operazioni straordinarie che riguardano il perimetro societario e da cui, seguendo il modello Marchionne, la holding può estrarre valore per gli azionisti. Nell'ultimo decennio la galassia Exor (che include Fca, Ferrari, Cnh Industrial, Juventus e ParnterRe) è molto cambiata a suon di spin-off. Il prossimo atteso nel 2020 è quello tra le attività stradali (Iveco) e il resto in Cnh Industrial, che procede come previsto. All'orizzonte poi c'è Comau, azienda di robotica parte di Fca. "Riteniamo che Comau abbia un futuro indipendente, per questo Fca lavora al suo spin-off", ha rivelato infatti Elkann.
In Borsa, le nuove strategie non hanno sostenuto il titolo Exor che ha risentito dell'effetto GM, chiudendo in calo del 2,8%.
@andreadeugeni