Economia

Fed, Powell: "Non me ne andrò, Trump non ha i poteri di cacciarmi". E arriva il nuovo taglio dei tassi

di redazione economia

Il governatore: licenziare o demansionare esponenti della Banca centrale "non è consentito dalla legge"

Fed, Powell nel mirino di Trump. Ma lui tira dritto: "La legge non gli permettere di mandarmi via"

Donald Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti e ora tutti gli storici oppositori del tycoon con ruoli importanti negli Usa temono per il loro posto di lavoro. Ma il presidente della Federal Reserve, subito dopo aver annunciato un nuovo taglio dei tassi di un quarto di punto, come ampiamente previsto, ha risposto seccamente alla domanda se lascerà la sua posizione in caso Trump domandasse le sue dimissioni: "No", è stata la reazione di Powell. Ha asserito che licenziare o demansionare esponenti Fed "non è consentito dalla legge". Nel breve, ha aggiunto Powell, "le elezioni non avranno alcun effetto sulle decisioni" della Fed. Ha tuttavia indicato che, quando necessario e come sempre, i modelli della Banca centrale terranno conto dell’impatto delle politiche messe in campo da una nuova amministrazione.

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L’incarico di Powell scade a maggio del 2026. Trump potrebbe tuttavia alzare enormemente le pressioni e poi progressivamente avviare rimpasti nei vertici Fed sostituendo esponenti man mano che i loro mandati terminano, i primi due nel 2026 e 2027. Ma la Federal Reserve - riporta Il Sole 24 Ore - tiene ferma la barra del timone e i nervi saldi, all’indomani dell’esito delle elezioni americane e in vista dell’avvento di una seconda presidenza di Donald Trump che potrebbe riscrivere, con la politica americana, anche le prospettive dell’economia.

Jerome Powell e i suoi colleghi del vertice della Banca centrale hanno inviato un messaggio di stabilità, facendo scattare all’unanimità e come anticipato un nuovo allentamento dei tassi d’interesse di 25 punti base. La decisione, il secondo taglio consecutivo, ha portato il costo del denaro negli Stati Uniti al 4,50%-4,75%, dopo una più aggressiva riduzione di 50 punti base a settembre.