Economia
Fisco Italia, evasione sotto 100 mld. Droni per invididuare immobili fantasma

Fisco, Alessandro Santoro (Mef): è partito l’algoritmo che individua i redditi non giustificati
Fisco: Santoro (Mef), 'evasione scesa sotto 100 miliardi'
''Anche noi, come i francesi, usiamo i droni per la lotta all'evasione, ma abbiamo paletti stringenti della privacy che non ci consentono di scandagliare i social''. Lo sottolinea in un'intervista a 'La Repubblica' Alessandro Santoro, consigliere del ministro dell'Economia e presidente della commissione sull'evasione.
L'evasione fiscale è scesa ''sotto i 100 miliardi -spiega- ma c'è ancora molto da fare. Gli obiettivi del Pnrr sono molto stringenti. Ridurre il tax gap, ovvero la differenza tra imposte dovute e incassate, al 15,8% entro il 2024 dal 18,5% del 2019. Una bella sfida. Gli algoritmi e anche l'intelligenza artificiale ci aiuteranno. Ma la cosa più importante è la volontà politica. Vedremo cosa farà il prossimo governo''.
Alessandro Santoro (Mef): “Anche noi usiamo i droni per scovare piscine fantasma”
Anche noi a caccia di piscine dall'alto? La Francia ne ha scovate 20 mila non dichiarate. "L'Agenzia delle entrate e gli stessi Comuni da diversi anni sono impegnati a censire sia gli immobili non classati sia quelli fantasma usando diverse tecnologie, tra cui i droni per scattare foto dall'alto. Un metodo che ha già portato all'emersione di diversi fabbricati", spiega Alessandro Santoro. Era l'obiettivo della riforma del catasto, ora archiviata? "Sì, oltre a quello di realizzare una fotografia degli immobili di mercato esistenti, senza implicazioni per l'Isee o la tassazione immobiliare".
Fisco, algoritmo individua i redditi non giustificati
Santoro annuncia: "A fine giugno finalmente, dopo due anni e mezzo di attesa, è arrivato il decreto attuativo di una norma del 2019 (legge di bilancio per il 2020) che consente all'Agenzia delle entrate di fare liste selettive di contribuenti da verificare grazie all'uso incrociato di diverse banche dati". Come funziona? "Si parte dai riscontri dell'anagrafe dei rapporti finanziari, ovvero di tutti i conti correnti. Se l'algoritmo individua scostamenti rilevanti tra il saldo di inizio anno e quello di fine anno, non giustificati in apparenza da nulla - come ad esempio eredità, donazioni, vendite di immobili, vincite -, allora l'amministrazione si fa sentire". Ma non scatta l'accertamento: "No, siamo in una fase precedente, quella "gentile" della compliance, della letterina, della spinta a spiegare l'anomalia o a mettersi in regola. Questa norma c'era da oltre due anni, rimasta inattuata. Ora grazie anche al Pnrr - si tratta anche in questo caso di un milestone del Piano nazionale - si parte davvero".