Fortune Global 500 2020, Assicurazioni Generali è la prima impresa italiana - Affaritaliani.it

Economia

Fortune Global 500 2020, Assicurazioni Generali è la prima impresa italiana

Assicurazioni Generali passa nel 2019 a ricavi da 105,9 mld di dollari con un incremento del 20,1%. Il gruppo ha fatto un balzo dalla posizione 92 alla 66

Assicurazioni Generali è la prima impresa italiana nella Fortune Global 500 2020

Assicurazioni Generali, Enel, Eni, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Poste Italiane ed Exor (holding di Fca). Sono queste aziende le rappresentanti del nostro Paese nella Fortune Global 500 2020, il ranking di Fortune.com delle maggiori aziende mondiali, ordinate per ricavi. 

Quella più in alto è Exor, holding olandese degli Agnelli che controlla il gruppo Fiat-Chrysler. Rispetto all’anno scorso ha perso 4 posizioni e si è classificata al 28esimo posto, in base ai ricavi del 2019, che sono scesi a 162,7 mld di dollari, con un calo del 7%.

A vantare il dato migliore è Assicurazioni Generali: passando nel 2019 a ricavi da 105,9 mld di dollari, con un incremento del 20,1%, il gruppo ha fatto un balzo dalla posizione 92 alla posizione 66.

Poi c’è Enel, stabile: il gigante italiano dell’elettricità passa da 89esimo a 87esimo in classifica, con ricavi da 89,9 mld di dollari e un incremento dello 0,7%.

Se il business di Enel cresce, quello di Eni nel 2019 (prima ancora, quindi, della crisi del prezzo del petrolio di quest’anno) precipita: Eni scende alla posizione 113 dalla numero 83. Trenta posizioni perse che equivalgono a un calo del 12,4% dei ricavi, che hanno totalizzato 79,5 mld di dollari.

Più staccati, ci sono altri tre giganti italiani: Intesa Sanpaolo, che con l’Opas su Ubi è appena diventata molto più grande, nel 2019 ha collezionato ricavi per 40,3 mld di dollari. Un incremento del 3,4% che le è valso il passaggio dalla posizione 315 alla 310 in classifica. Cresce anche Poste italiane, che si ferma alla posizione numero 350 dalla 355: i ricavi ammontano a 36,6 mld di dollari, con un incremento del 4,6%. Ultima delle italiane, e quasi a fondo classifica, c’è Unicredit: è scesa alla posizione 469 dalla 425, perdendo il 7,4% dei ricavi rispetto al 2018, per un totale di 27,1 mld di dollari.