Economia
I franchising che creano posti di lavoro e reddito sicuro




I casi Cover Store e Asciuttissimi
Il nuovo franchising che crea posti di lavoro è snello, intelligente, veloce. Soprattutto, crea neo imprenditori con un basso investimento iniziale e un alto potenziale di resa. Due casi, su tutti, esemplificano il format che va per la maggiore: Cover Store, azienda che fa cover fashion creata da un team di giovani e arrivata in tre anni a 5 milioni e mezzo di euro; Asciuttissimi, rete retail legata all'assorbenza e alla cura della persona che prevede 300 negozi in tre anni e 10 milioni di euro di fatturato. Le affiliazioni procedono a ritmi inarrestabili: Cover Store, partita da un piccolo negozio a Brescia e cresciuta cavalcando l'onda emotiva dei social network, ha ormai raggiunto quota 63 negozi; Asciuttissimi, nata dal "re" del franchising Maurizio Scettro, sfrutta uno dei settori a maggior crescita, quello dell'assorbenza, che coinvolge mamme, bambini e soprattutto adulti gravati dal problema dell'incontinenza.
La formula vincente? Prodotti ottimi, a un prezzo assolutamente equo. Cover Store ha individuato una nicchia scoperta nel mondo delle cover: mancava il prodotto medio, la fascia glamour tra offerta bassa e dozzinale e oggetti lussuosi. I fondatori hanno premuto l'acceleratore sul fashion e hanno sfruttato la "selfie-mania", esortando gli acquirenti delle cover a farsi foto e postarle, con un effetto bomba. 200.000 cover prodotte ogni anno e la prospettiva di raddoppiare, nel 2016, il numero dei franchisee nonché dei negozi diretti. Asciuttissimi, nata sul principio di offrire prodotti con la qualità della farmacia a prezzi da grande distribuzione, sfruttando la competenza de produttori italiani e andando direttamente al consumatore finale, ha a disposizione un settore in crescita esponenziale.
Basti pensare che solo nella nicchia di presidi medici per l'incontinenza, il mercato italiano vale 700 milioni di euro extra Asl (ovvero oltre i prodotti già distribuiti dalle Asl), con una progressione annua del 4%. Nel bambino, il business si attesta su un 20% inferiore ma è comunque attrattivo. L'investimento per chi si affilia è pari a 21.000 euro, con un'ipotesi di break even già sui 7.000 euro di fatturato mensili. Cifra che si raggiunge facilmente vista la qualità del prodotto: nella gamma di offerta Asciuttissimi infatti ci sono anche prodotti di cosmesi naturale e detergenza, creati da un'azienda artigianale italiana (Marchesini di Vicenza) con ingredienti naturali e portati al consumatore finale a un prezzo che è pari a quello di un supermercato pur avendo la caratura da erboristeria. Scettro non è nuovo a business model di successo: negli anni Novanta diede il via al comparto merceologico della rigenerazione, inventandosi il business della re-inchostratura dei nastri per stampanti e arrivando a un fatturato di circa 100 miliardi di vecchie lire.
Dalla sua inventiva sono scaturiti anche i distributori automatici dei tubolari Pringle's, di cui detiene la licenza distributiva in Italia. Poi, nel 2013, arriva il progetto Asciuttissimi: Scettro, con l'ausilio di un collaboratore, studia il mercato dell'assorbenza valutando un indotto stimato circa 1 miliardo di euro. Il monopolio delle farmacie, per la fascia più costosa e dei supermercati per quella economica ma qualitativamente non elevata, svelano una nicchia appetibile: quella del prodotto di altissimo livello -valutabile in termini di tenuta e di qualità intrinseca- portato su una fascia prezzo accessibile. In Italia, le aperture procedono a ritmo serrato: fra le 5 e le 10 al mese. Intanto, Scettro sta già valutando l'apertura di mercati europei ricettivi al business model del piccolo negozio, come ad esempio quello tedesco.