Economia
Gas, bollette choc da gennaio. E a pagare il prezzo più alto saranno proprio gli italiani più fragili
Nel primo trimestre dell’anno le bollette dell’elettricità aumenteranno del 18,2% per i consumatori più fragili, colpendo 3,4 milioni di utenti, tra cui anziani e beneficiari di bonus sociali.
Rialzi in bolletta dal 2025: chi è ancora nel mercato tutelato pagherà il prezzo più alto
Con l'inizio del 2025, l'Europa si ritrova a fronteggiare un nuovo salasso sul prezzo del gas, e le prospettive sono tutt'altro che rassicuranti. Con il mancato rinnovo dell’accordo tra Mosca e Kiev, scaduto alla mezzanotte del 31 dicembre 2024, sottrae così al Vecchio Continente fino a 15 miliardi di metri cubi di forniture all’anno a prezzi convenienti. Il tutto in un periodo, quello invernale, in cui chiaramente il consumo è ai massimi
Così lo spettro dei rincari energetici torna a minacciare le principali economie europee, e l’Italia non fa eccezione. Secondo l’Arera, nel primo trimestre dell’anno le bollette dell’elettricità aumenteranno del 18,2% per i consumatori più fragili, colpendo 3,4 milioni di utenti, tra cui anziani e beneficiari di bonus sociali. Una stangata durissima per chi già fatica ad arrivare a fine mese.
Nonostante il calo della domanda energetica segnalato dalla Commissione Europea, dal 2024, l’IVA è tornata al 10% per consumi fino a 480 Smc e al 22% per le quote eccedenti, cancellando i sostegni che avevano alleviato l’impatto della crisi. Il risultato? Bollette più pesanti, con rincari stimati tra l’8% e il 13%, a seconda dei consumi. Secondo Stefano Besseghini, presidente di ARERA, la situazione è "certamente delicata".
Da gennaio è finita anche l’era del regime di maggior tutela per il gas che continuerà a esistere solo per gli utenti vulnerabili. Milioni di famiglie devono ora scegliere un fornitore sul mercato libero o accettare una fornitura PLACET (condizioni equiparate di tutela). Ma le associazioni dei consumatori, come l’Unione Nazionale Consumatori, denunciano offerte limitate e costi ben poco competitivi: a Roma e Milano meno dell’1% delle proposte supera le condizioni PLACET in termini di convenienza. In pratica, un mercato libero che di libero ha ben poco.
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C’è però un barlume di speranza. Il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, propone di rivedere il tetto europeo al prezzo del gas, introdotto nel 2023 a 180 euro. Tuttavia, il limite ha spinto molti operatori verso mercati extraeuropei, riducendo la liquidità interna e rendendo l’Europa ancora più vulnerabile alle oscillazioni dei prezzi. Insomma tra rincari, regole meno favorevoli e un mercato del gas instabile, le prospettive per i consumatori non sono rosee. Governo e istituzioni possono continuare a parlare di numeri, ma a pagare il conto, salato e ingiusto, sono comunque le famiglie italiane.