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Economia
Generali, aumenta l'utile netto nel 2016. E il dividendo sale a 0,80 euro

Generali vola in Borsa dopo dati 2016

Avvio tonico in Borsa per le Generali dopo la presentazione dei conti del 2016. Il titolo mette a segno un rialzo del 2,81% portandosi a 14,61 euro.

L'indipendenza di Generali non e' minacciata da nessuno, ne' all'estero, ne' in Italia. E' quanto ha sottolineato il group Ceo, Philippe Donnet, che ha parlato di "favole". "Non c'e' nessuna minaccia di scalata da nessuno, ne' all'estero ne' in Italia. Sono favole, non esiste, non e' una realta'", ha detto il top manager. "La mia visione e' molto chiara: Generali deve restare un grande gruppo assicurativo, indipendente, italiana e a vocazione internazionale", ha aggiunto Donnet.

Per fare cio', ha ribadito il Ceo, non serve alcun aumento di capitale: "I nostri agenti hanno dimostrato un grande attaccamento alla nostra societa', come noi ogni giorno dimostriamo il nostro attaccamento ai nostri agenti e alle nostre reti distribuitive. Loro sono molto attaccati all'indipendenza del gruppo. Condividendo questa visione per Generali, posso ribadire che un aumento di capitale non e' all'ordine del giorno perche' non c'e' bisogno di un aumento di capitale.

Se un giorno ci sara' un'opportunita' importante di crescita che richieda queste cose ne parleremo con gli azionisti", ha detto Donnet, interpellato in merito alla lettera inviata dagli agenti in cui si invitava a preservare l'indipendenza della compagnia, anche attraverso una ricapitalizzazione. Quanto ad eventuali acquisizioni, il Ceo ha ribadito quanto espresso a novembre in sede di piano industriale: "non c'e' niente sul tavolo. Quando abbiamo presentato il piano il 23 novembre abbiamo detto che non e' basato sull'M&A e poi abbiamo anche aggiunto che siamo opportunistici e valutiamo occasioni se ci consentono di accelerare l'implementazione del nostro piano. Stiamo guardando ad opportunita' di acquisizione, ma devono rispettare i nostri criteri, che pero' sono molto precisi. Non vogliamo strapagare e le opportunita' devono essere perfettamente allineate alla nostra strategia. A noi piace rafforzare la presenza in un Paese dove abbiamo gia' successo; se e' possibile rafforzarci con sinergie questo ci interessa, all'estero e in Italia, se ci sono opportunita'".

Nessun commento invece sulla quota acquisita in Intesa Sanpaolo, dal momento che, ha spiegato Donnet, "non abbiamo l'abitudine di commentare i singoli investimenti. Comunque, quando avremo qualcosa da comunicare su questo lo faremo". Quanto all'investimento da 150 mln euro in Atlante, "nei nostri conti" 2016 "abbiamo fatto una svalutazione della nostra quota del 52%, direi molto, molto prudente", ha detto l'a.d. Interpellato poi sulla vicenda B.Mps, il top manager ha affermato che "aspettiamo la conversione del nostro subordinato nel quadro del piano di bail in di Mps. Vedremo cosa succede". Infine, su Alitalia nessun commento: "comunque abbiamo un ruolo marginale, non siamo azionisti, non abbiamo ruoli manageriali. Abbiamo peraltro gia' mostrato la nostra disponibilita'", ha concluso Donnet.

IL BILANCIO 2016

Il gruppo Generali ha chiuso l'esercizio con un utile netto di 2,1 miliardi di euro, in crescita del 2,5% sul 2015. Alla prossima assemblea verra' proposta la distribuzione di un dividendo di 0,80 euro per azione, contro gli 0,72 del precedente esercizio. La raccolta premi e' stata di 70,513 miliardi (-3,9%), con un +2,1% nei danni e e un calo del 6,3% nel vita.

Tra gli altri dati di bilancio, il risultato operativo sale dello 0,9% a 4,830 miliardi di euro. Il regulatory solvency ratio si attesta a 177% (era al 171%), l'Economic solvency ratio passa da da 202% a 194%. Nel segmento vita il risultato operativo e' di 3,1 miliardi di euro (+5,5%), con premi per 49,7 miliardi. La raccolta netta e' di oltre 12 miliardi (-18,5%), mentre il valore della nuova produzione cresce del 14,6%. Nei danni il risultato operativo sale del 2,9% a 2 miliardi di euro, con premi a 21 miliardi. Il combined ratio migliora di 0,7 punti ed e' pari a 92,5%.

Il risultato operativo del segmento holding e' di -91 milioni, in calo rispetto ai 59 milioni del 2015 a causa dei minori risultati di Banca Generali. Nel 2016 e' avanzato ilpiano strategico, con un'accelerazione relativa al target di 200 milioni di riduzione dei costi nominali nei mercati maturi entro il 2019, che e' pertanto stato anticipato di un anno.

I risultati "eccellenti" del 2016 "confermano Generali come leader del settore in termini di redditivita' e di performance, dimostrando la nostra capacita' di mantenere gli impegni presi con il mercato", ma sono "solo un primo passo". Lo ha affermato l'a.d. del gruppo, Philippe Donnet, commentando i dati di bilancio. "Il risultato operativo e la generazione di cassa sono i piu' elevati di sempre - ha detto tra l'altro - sostenuti dall'ulteriore miglioramento delle performance in tutto il Gruppo. I progressi fatti nell'ultimo anno sono un importante segnale per il futuro: stiamo gia' conseguendo i primi risultati del nostro piano "Simpler, Smarter. Faster" lanciato a novembre 2016. Andremo avanti partendo da qui, continuando ad accelerare l'esecuzione della nostra strategia grazie al lavoro di squadra di un eccellente team di management".

"Siamo orgogliosi di questi risultati, ma li consideriamo solo un primo passo nel percorso intrapreso per diventare la migliore compagnia di assicurazione per clienti, agenti, dipendenti e investitori e guardiamo al futuro con fiducia, come un Gruppo indipendente, italiano, a vocazione internazionale".

Il gruppo Generali conferma i target finanziari al 2018 e per il 2017 prevede di aumentare la remunerazione degli azionisti, coerentemente con il piano strategico presentato al mercato, "nonostante il difficile contesto e l'elevata volatilita' dei mercati finanziari". Per quanto riguarda i target, Generali ha raggiunto i 3,5 miliardi di net operating cash a fine 2016, con un obiettivo previsto di 7 miliardi nel 2018, e di 2,4 miliardi di dividendi, con un obiettivo di 5 miliardi aggregati al 2018. In quanto altarget del 13% del Roe il gruppo ha raggiunto un livello medio del 13,8% sul biennio 2015-2016.

 

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