Economia
Generali,utile giù (1,74 mld). Cedola a 1,47€. Donnet: a fine 2021 nuovo piano
Le svalutazioni sugli investimenti comprimono i profitti nell'anno del Covid (-34,7%). Ma risultato operativo di 5,2 miliardi (+0,3%) migliore di sempre
Generali ha registrato nel 2020 un utile operativo di 1,744 miliardi (-34,7%) a causa di one-off e svalutazioni sugli investimenti, e un risultato operativo di 5,208 miliardi (+0,3%) che si conferma, per il secondo anno consecutivo il migliore di sempre, malgrado un impatto negativo del Covid di 123 milioni, "grazie al positivo contributo dei segmenti danni, asset management e holding", fanno sapere dalla compagnia. A fronte di una Solvency Ratio al 224% (in linea con fine 2019) e di una "generazione di capitale record" nel 2020 pari a 4 miliardi, all'assemblea verrà proposto un dividendo di 1,47 euro per azione, da pagare in due tranche rispettivamente di 1,01 e 0,46 euro. Numeri che al suono della campanella a Piazza Affari hanno subito spinto gli acquisti degli investitori.
Sulla cedola, la seconda parte compensa la tranche di uguale ammontare che il gruppo assicurativo non ha potuto pagare l'anno passato per lo stop dell'Ivass e "sarà soggetta alla verifica da parte del board dell'insussistenza al tempo di disposizioni o raccomandazioni di vigilanza ostative. In tutto, la proposta di dividendo comporta un'erogazione complessiva di 2,315 miliardi.
Andando nel dettaglio delle altre voci di bilancio, l'utile normalizzato è in calo del 12,7% a 2,076 miliardi. Sotto il profilo industriale, il combined ratio cala di 3,5 punti percentuale all'89,1%, il totale dei premi è in crescita dello 0,5% a 70,7 miliardi "con una raccolta Danni resiliente e profittevole, e un'ottima raccolta netta Vita a 12,1 miliardi".
La prima ha premi sostanzialmente stabili, la seconda risulta comunque in calo del 10,5%. Infine, "alla luce dei risultati raggiunti a fine 2020, il gruppo conferma l'obiettivo di una crescita annua composta 2018-2021 degli utili per azione tra il 6% e l'8%. Si prevede inoltre un RoE atteso del 2021 maggiore del 11,5%, e un obiettivo di dividendi cumulati 2019-2021 tra 4,5 e 5 miliardi, subordinatamente al contesto regolatorio".
Per il ceo Philippe Donnet, che in quest'ultimo anno si gioca la riconferma alla guida della compagnia, i risultati 2020 di Generali sono "eccellenti, ottenuti in un contesto senza precedenti a causa della crisi generata dalla pandemia" e "confermano la maggiore resilienza rispetto agli altri player del settore, sia dal punto di vista tecnico sia da quello della solidità patrimoniale. Per il secondo anno consecutivo registriamo il miglior risultato operativo della storia e, anche grazie al dividendo in ulteriore crescita, continuiamo a creare valore per tutti i nostri stakeholder".
"Siamo ora entrati - ha aggiunto il top-manager - nell'ultimo anno del piano strategico e siamo ben posizionati per raggiungere tutti gli obiettivi di Generali 2021. Abbiamo definito e implementato una nuova struttura organizzativa per assicurare non solo il successo di questo piano ma anche per preparare il prossimo ciclo strategico". Un nuovo piano industriale a cui "Generali ha già iniziato a lavorare" e che verrà presentato verosimilmente tra fine 2021 e inizio 2022.
Al riguardo, Donnet ha precisato di attendersi "nessun cambiamento sull'M&A, che è non un obiettivo in se' ma è solo un modo per raggiungere gli obiettivi che ci poniamo e per creare valore per gli azionisti. Il nostro approccio restera' comunque opportunistico, come quello adottato finora". La nostra ambizione, ha ricordato Donnet, "è diventare partner di vita dei nostri clienti, abbiamo ancora davanti alcuni sforzi per diventarlo".
(Segue...)