Giovani occupati, l'Italia batte solo la Grecia. Padoan: "Troppi vanno via"
L'Italia resta decisamente in coda nell'area Ocse per l'occupazione dei giovani. In base ai dati diffusi dall'Organizzazione che riunisce i 35 Paesi industrializzati, il tasso di occupazione nell'intera Ocse nel terzo trimestre nella fascia d'età tra 15 e 24 anni e' aumentato di 0,2 punti percentuali al 41,4%. L'Italia, che ha segnato un incremento dal 16,8% del secondo trimestre al 17%, ha il livello più basso dopo quello della Grecia (14,4%).
Il tasso piu' elevato è appannaggio dell'Islanda con il 72,6%, davanti alla Svizzera (63,5%) e all'Olanda (62,6%). La media dell'area euro relativa al secondo trimestre è del 31,9%. Sul tema del lavoro, quest'oggi è intervenuto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan.
Nel fare un bilancio dell'attività di governo, l'ex capo economista dell'Ocse ha spiegato che nel mercato del lavoro "ci sono luci ed ombre. La disoccupazione è calata ma risulta ancora troppo alta, intorno all'11%. Il numero dei laureati sta crescendo ma è ancora troppo basso. Troppi giovani lasciano il nostro paese per migliori opportunità all'estero".
"L'attività economica in Italia si sta consolidando. Tuttavia non c'è alcuno spazio per il compiacimento: permangono difficolta' di natura strutturale, istituzionale e rischi geo-politici, come il diffondersi di proposte politiche populiste e nazionaliste, le conseguenze della Brexit, la possibile escalation delle tensioni commerciali", ha daggiunto poi Padoan parlando poi dei rischi del contesto internazionale.
"Molto resta ancora da fare - ha aggiunto il numero uno di Via XX Settembre - in Italia ed Europa", dove "sono necessarie ambiziose misure di riforma della governance e degli strumenti comuni di politica economica".