Economia
Governo, blocco dei licenziamenti al 31 gennaio 2021. Confindustria dice no
I sindacati vorrebbero una proroga fino a fine marzo, non c'è intesa tra le parti. La trattativa continua. "Conte ci convochi"
Governo, blocco dei licenziamenti al 31 gennaio 2021. Confindustria dice no
Governo, sindacati e Confindustria hanno tre idee completamente opposte sulla questione del blocco dei licenziamenti, non sarà facile trovare una giusta sintesi tra le parti. L'Esecutivo - si legge sul Corriere della Sera - con un prossimo decreto legge è pronto ad allungare il blocco fino al 31 gennaio 2021: un mese in più di quanto prospettato finora, per allinearlo alla scadenza dello stato d’emergenza. Verrebbe inoltre prorogata la cassa integrazione: di altre 18 settimane utilizzabili fino a giugno. I sindacati hanno però rilanciato chiedendo di allungare il blocco dei licenziamenti. Bisogna arrivare «almeno fino al 21 marzo», ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini.
Misura che troverebbe indisponibile Confindustria, - prosegue il Corriere - la posizione del presidente Carlo Bonomi è nota: solo in Italia c’è il blocco dei licenziamenti per così tanto tempo, questa condizione va superata. Nel frattempo le imprese chiedono di non aggravare i loro costi con altri balzelli, dopo quelli introdotti dal decreto Agosto (contributi del 9- 18% per le aziende che utilizzano la cig, escluse quelle con un calo del fatturato superiore al 20%). Il governo scioglierà i nodi con un decreto legge nelle prossime settimane. Fino ad allora resta in vigore il blocco dei licenziamenti.
Intanto Cgil, Cisl, Uil "ritengono necessaria e utile" una convocazione da parte del Presidente del Consiglio e "attendono l’avvio in tempi brevissimi di un tavolo a Palazzo Chigi" su proroga della cig Covid e del blocco dei licenziamenti, oltre che sulla riforma degli ammortizzatori sociali, sulle politiche attive del lavoro, sulla manovra economica e sui fondi europei. Lo affermano i sindacati in una nora congiunta seguita al confronto andato avanti nella notte con i ministri dell'Economia, Roberto Gualtieri, e del Lavoro, Nunzia Catalfo.