I Tartassati: “Il Fisco che Vorrei”. Feltri è il tartassato della settimana
Il fisco è la nostra maschera della Morte Rossa (dal libro horror di E.A. Poe) si aggira per l’Italia inattesa e spesso produce cadaveri. Si parla di sfoltire le norme e la giungla della burocrazia, di razionalizzare le tassazioni. Eppure per il solito problema di gettito: il debito pubblico ciclopico e la cattiva volontà non fanno diminuire la pressione fiscale, anzi. Da un dossier recentemente pubblicato dal Sole 24 Ore e per il quale sono stati interpellati molti esperti del settore, si deduce che il fisco si potrebbe cambiare, e in meglio, in sole otto mosse e a costo zero (o quasi).
Francesco Specchia ne parla con i suoi ospiti, Mauro Meazza, caporedattore centrale del Sole 24Ore, dirige l'edizione del lunedì e fa parte della band musicale del Sole “Ciappter Eleven” e Francesco Nobili, dottore commercialista, partner dello Studio Legale e Tributario Biscozzi Nobili e consulente fiscale del think thank promosso da Maurizio Bernardo che ha generato la proposta di legge su Milano capitale finanziaria. 3 con l'intervento di Giuseppe La Scala e il "Tartassato" della settimana dal titolo “Il direttore tartassato”.
Ogni settimana un direttore torna a casa, nella sua Ponteranica, e sa che dovrà scontrarsi contro una cartella di Equitalia. Non è uno scherzo ma è la vera storia di Vittorio Feltri, direttore di Libero, che da anni riceve in media tre, quattro cartelle pazze a settimana dall’agenzia di riscossione più temuta d’Italia. Con importi da infarto: 3mila, 6 mila euro fino ad arrivare a 36 mila euro. Grazie all’aiuto del suo commercialista, i ricorsi sono andati tutti a buon fine, ma l’incubo, lo stesso che vivono tantissimi altri contribuenti italiani, non pare avere fine. Episodio a cura di Valentina Valente. Servizio di Laura Fazzini.