Ieo, alcuni soci in cerca di way-out - Affaritaliani.it

Economia

Ieo, alcuni soci in cerca di way-out

Luca Spoldi

Guerra degli ospedali/La proposta di Humanitas-San Donato per lo Ieo-Monzino non passa, ma un armistizio tra Mediobanca e Intesa Sanpaolo pare possibile


Lo Ieo (Istituto europeo oncologico) e il Monzino (centro cardiologico di eccellenza, controllato dallo stesso Ieo) per ora non si vendono. Così ha deciso oggi l'assemblea degli azionisti riunitasi stamane per due ore presso la sede di Mediobanca (socia dell'istituto nato su iniziativa di Umberto Veronesi con l'aiuto di Enrico Cuccia) per decidere se dare seguito o meno alla manifestazione d'interesse da 250 milioni di euro avanzata dalla cordata Humanitas (gruppo Rocca)-San Donato (gruppo Rotelli).
Come anticipato da Affaritaliani, le posizioni dei soci hanno finito con l'allinearsi a quella di Mediobanca (azionista al 14,78%), contraria alla vendita o al limite disponibile ad approfondire il perfezionamento dell'operazione previo ricorso ad un advisor internazionale. Non sarebbe invece stata massa ai voti la seconda versione della proposta congiunta, avanzata negli ultimi giorni, ufficialmente perché non all'ordine del giorno.
Per Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo (socia al 7,36% dello Ieo-Monzino) che appoggiava l'iniziativa di Rocca e Rotelli, è il secondo stop subito da Alberto Nagel in meno di un mese dopo che il tentativo di incorporare Generali si è scontrato contro la freddezza del mercato e le difese predisposte dal numero uno di Piazzetta Cuccia.
Non è però detto che sia stata scritta l'ultima parola sul destino del polo Ieo-Monzino, perché se è vero che la posizione dei più stretti alleati di Mediobanca (UnipolSai, 14,37%, Unicredit, 13,44%, Generali, 5,84%) non cambierà facilmente, è anche vero che secondo alcuni rumor anche tra i soci storicamente vicini a Piazzetta Cuccia, si sarebbe notata una certa insofferenza all'ipotesi di dover continuare a rimanere investiti a lungo.

Il fatto che non sia stata discussa la seconda versione della proposta di Rocca e Rotelli, in base alla quale i due investitori si sono detti disponibili ad un "percorso di approfondimento" del progetto "da effettuare con un consulente strategico internazionale" come richiesto da Mediobanca, dicendosi anche "fortemente interessati" a prendere in considerazione pure "un'acquisizione non totalitaria" dello Ieo-Monzino, lascia aperto un ultimo spiraglio.
L'ipotesi a questo punto potrebbe concretizzarsi ove si individuasse un investitore finanziario come un fondo di private equity, gradito anche a Mediobanca, a cui cedere le quote dei soci non più interessati a restare azionisti ma che per mantenere buone relazioni con Piazzetta Cuccia non potevano oggi votare a favore della cordata Humanitas-San Donato.
Accanto a tale investitore potrebbero rimanere un "nocciolo duro" composto appunto da Mediobanca, Unicredit, Generali e UnipolSai, mentre i Rocca e i Rotelli potrebbero iniziare a mettere un piede dentro al capitale o restare alla finestra in attesa di acquistare le quote del fondo in un secondo tempo. Se un simile accordo di "non belligeranza" venisse sottoscritto tra Mediobanca e Intesa Sanpaolo avrebbe il pregio di garantire l'autonomia dei due ospedali e l'ulteriore finanziamento delle loro attività: sarà questa la soluzione finale?