Economia
Il mini-euro mette il turbo al lusso. Le vendite crescono a due cifre
Il mercato italiano del lusso e dei marchi famosi non conosce crisi. Gli studi appena presentati infatti nel corso dell’Osservatorio Altagamma confermano per il 2015 un segno positivo nei consumi mondiali del segmento, con incognite relative alle fluttuazioni delle valute, che saranno un fattore determinante nei bilanci delle imprese.“Nell’alta industria culturale e Creativa l’Italia ha un vantaggio competitivo innato, che deriva dalla bellezza della sua natura e dalla capacità di interpretarla che gli Italiani hanno sviluppato nel corso di 3000 anni di storia", ha spiegato Andrea Illy, presidente di Fondazione Altagamma, ente che riunisce dal 1992 le imprese che rappresentano i marchi made in Italy di qualità.
"E’ un comparto - ha aggiunto Illy - in continua crescita a livello mondiale ed è necessario sostenerlo con politiche economiche adeguate: rafforzando la leadership che già vantiamo, e crescendo a velocità doppia rispetto al mercato, il contributo di questa industria al Pil italiano potrebbe infatti crescere dagli attuali 110 miliardi di euro circa a quasi 240 miliardi fra 10 anni”.
L’aggiornamento dell’Altagamma Consensus, basato sulle previsioni di 24 analisti internazionali del settore, presenta previsioni di crescita, anche a cambi costanti: “Nel corso di quest’anno”, ha commentato Armando Branchini, vice presidente di Altagamma e autore del Consensus, “i risultati a cambi correnti saranno con ogni probabilità spumeggianti, ma per avere una corretta indicazione della crescita dei consumi reali è meglio fare previsioni a cambi costanti. E con questo approccio è prevista una crescita del 5% in Europa e Giappone, del 4% in Medio Oriente e nel Resto del Mondo, del +3% nelle Americhe. L’Asia ha invece una prospettiva più contenuta, con una crescita prevista del +2% sul 2014. Anche per quanto riguarda le categorie di prodotto, le previsioni di crescita vedono +4% per Scarpe e Borse e per Gioielleria e Orologi e +3% per Abbigliamento e Profumi e Cosmetici”.
Secondo l’aggiornamento del Monitor Altagamma sui Mercati Mondiali, presentato da Claudia D’Arpizio, le fluttuazioni dei tassi di cambio, ed in particolare la svalutazione dell’euro, hanno sostenuto l’andamento del mercato a fine 2014, chiudendo l’anno a +3% a tassi correnti (224 miliardi di euro), +4% a tassi costanti. Tale supporto è ancora più evidente ad inizio 2015, spingendo una crescita del primo trimestre del 2-3% a tassi costanti fino a +12-13% a tassi correnti. Le prospettive del mercato globale rimangono comunque positive, con un incremento stimato per l’anno pieno di 2-4% a tassi costanti. Complessivamente il consumatore del lusso è sempre più globale e consapevole delle dinamiche di pricing. I grandi differenziali di prezzo tra i mercati, come la sovra-distribuzione in alcuni paesi e città appaiono insostenibili e richiedono un immediato ripensamento di alcune dinamiche chiave dell’industria.
Infine, lo studio Tax Free Consumption in the EU, presentato da Antonella Bertossi, Marketing Sales Manager Italy di Global Blue, evidenzia un’inversione di tendenza rispetto ai risultati emersi a ottobre 2014, con una crescita in Europa del 7% dei consumi da parte di turisti extraeuropei, guidata soprattutto dall’aumento dei viaggiatori cinesi. Crescita relativa soprattutto ai primi mesi del 2015. Cresce in particolare il mercato francese (+15%), stabile quello italiano (+1%), unico segno negativo in UK, dove il consumo dei cinesi incide meno di quello dei mediorientali.