Ilva, ArcelorMittal:stop a polveri 18 mesi prima.Soluzioni per i 4.000 esuberi
Continua il progetto di abbattimento delle polveri presentato da ArcelorMittal al Ministero dello Sviluppo: riduzione del 30% e azzeramento al 2020
La fine dei lavori di copertura parchi viene prevista entro giugno 2020. Si tratta di uno degli impegni aggiuntivi su Ilva contenuti nell'addendum presentato oggi da ArcelorMittal al ministero dello Sviluppo. Nel dettaglio la copertura dei parchi a carbone e' prevista entro giugno 2020 e quella dei parchi di minerale ferroso entro gennaio 2020. Inoltre ArcelorMittal si impegna a raggiungere, entro il 2023, "una riduzione delle emissioni di CO2 per tonnellata di acciaio liquido pari al 15%" e a mantenere la produzione di acciaio "anche per il periodo successivo alla durata del Piano industriale ad un livello non eccedente gli 8 milioni di tonnellate annue "mediante l'impiego di processi di produzione a basso utilizzo di carbone (gas naturale) verificate le relative condizioni di sostenibilita' tecnica ed economica", si legge nel documento pubblicato sul sito del ministero. E' prevista anche la riduzione delle polveri del 30% e delle diossine del 50%, l'azzeramento delle polveri e' previsto al 2020 con 18 mesi in anticipo.
Il gruppo si impegna a ridurre l'utilizzo di acqua del 15% al 2023, a utilizzare i rottami per ridurre ulteriormente CO2 e consumo energetico, ad aumentare del 15% l'utilizzo di residui e sottoprodotti (economia circolare). Per la decontaminazione saranno integrati ulteriori 200 milioni dai fondi di bonifica disponibili e i lavori completati entro il 2023.
Sul piano della salute, ArcelorMittal si impegna "a cooperare con Arpa Puglia, Asl e AReS per l'aggiornamento annuale della Valutazione del Danno Sanitario, le cui conclusioni saranno analizzate congiuntamente e usate ai fini di comunicare al pubblico un'informazione corretta e trasparente sul rischio attribuibile alle attivita' industriali dello stabilimento di Taranto". Promuovera' iniziative di trasparenza secondo un modello di "Fabbrica aperta"; fornira' "sostegno a iniziative didattiche per il beneficio delle comunita' locali", "alle strutture sanitarie" e a "nuove opportunita' imprenditoriali di economia circolare e green economy che coinvolgano startup e giovani" con un impegno annuale "per cinque anni a partire dalla Data di Esecuzione compreso tra 500 mila euro e 1 milione".
Il gruppo assicura anche il pagamento dei fornitori e dei debiti ceduti "entro 30 giorni dalla Data di Esecuzione". Infine viene anticipata l'istituzione a Taranto del Centro di ricerca, "entro e non oltre 12 mesi dalla Data di Esecuzione", con 20-25 ricercatori per un impegno di spesa annuo di 10 milioni. L'ammontare previsto per il risanamento di Ilva e' di 2,4 miliardi, di cui 1,15 per l'ambiente.
Per quanto riguarda l'altro punto su cui il Ministero per lo sviluppo ha chiesto delle modifiche rispetto alla proposta iniziale e cioè il fronte occupazione, ArcelorMittla si impegna a "favorire la positiva conclusione della Procedura Sindacale tenendo conto della sostenibilita' del Piano Industriale" e "supportera' il raggiungimento di un'idonea soluzione per ciascuno degli attuali dipendenti Ilva, insieme a tutte le parti interessate", si legge ancora nel documento pubblicato sul sito del ministero.