Economia
Inflazione e caro energia, come uscire dalla crisi? Ecco la guida
Come consumatori ci troveremo a fronteggiare tutti i rincari possibili e immaginabili non solo sui prodotti, ma anche nei servizi: ecco alcune considerazioni
Inflazione importata e la moneta forte: tutto quello che c'è da sapere
L' inflazione importata è un caso particolare di inflazione da costi: essa si verifica quando si ha un aumento del costo delle materie prime che un paese importa dall'estero. Come nell'inflazione da costi, l'aumento dei costi di produzione spinge le imprese ad aumentare i prezzi di vendita al fine di non ridurre i propri profitti. Seguendo i dettami dell’economia ciò comporta, inevitabilmente, che come sempre sarà il consumatore finale a pagarne lo scotto.
Come consumatori ci troveremo a fronteggiare tutti i rincari possibili e immaginabili non solo sui prodotti, ma anche nei servizi facendo così assottigliare ulteriormente i nostri portafogli. Forse nel breve periodo riusciremo a fronteggiare questi rincari, senza dimenticare che vi sono le “fasce deboli” che già non trovano nuovi spiragli dai loro magri introiti, ben sapendo che tutto ciò è già accaduto.
Non voglio ripercorrere i tristi anni ‘70 e ‘80 dove i tassi di interesse erano arrivati a superare il 20% e la disoccupazione era costantemente a due cifre, però è necessario trovare un rimedio e alla svelta.
Il break even point ossia il punto di pareggio, generalmente usato per le aziende, (vedi grafico Break even point: calcolo, formula e grafico), dovrebbe essere applicato anche alle famiglie.
Letto così, il grafico, ci dice che se siamo sotto il puntino rosso, possiamo capire di essere in perdita netta.
Allora che fare? Prima dell’euro i vari governi deprezzavano le loro monete favorendo così l’esportazione e stimolavano l’economia con iniezioni di liquidità abbastanza ben calibrate per le aziende (Istituto Mobiliare Italiano ed altri Istituti di credito speciale sovvenzionavano le imprese con contributi a tassi agevolati o con crediti a fondo perduto) ed oggi cosa si può fare?
A mio avviso sarebbe necessario: 1. un intervento massiccio di liquidità da parte della Bce che sostenga le banche facendo loro aprire i portafogli; 2. creare linee di credito per tutte le partite IVA con finanziamenti a lunga o a lunghissima scadenza (10, 20 anni); 3. utilizzare la reflazione (la reflazione è l'atto di stimolare l’economia, aumentando l’offerta di moneta o riducendo le tasse, cercando di portare l'economia (in particolare livello dei prezzi) indietro fino alla tendenza a lungo termine, a seguito di una caduta nel ciclo economico.
Gli stati aderenti all’euro non possono “battere moneta”, quindi, a mio avviso ci potrebbe essere una soluzione che non incide sul debito pubblico, vale a dire il credito d'imposta da riversare su tutte le persone (pensionati compresi) che fanno la dichiarazione dei redditi. Se poi vogliamo essere ancora più fiscali c’è un altro modo per soddisfare tutte le famiglie italiane ed è un’idea che mi è venuta più di dieci anni fa e cioè: la yearly credit card. Dalla crisi si esce con una yearly credit card. La domanda che sorge spontanea è: dove li trovi i soldi? A questo ho già rimediato e assicuro che non incide minimamente sul debito pubblico, anzi... Se si vuole le modalità per uscire da queste “crisi” non volute ci sono, basterebbe applicarle.
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