Economia
Intesa Sanpaolo, Federalberghi: insieme per rilanciare il settore alberghiero
Intesa Sanpaolo in soccorso al settore alberghiero: tra le iniziative la sospensione straordinaria sino a 24 mesi dei finanziamenti a medio-lungo termine
Stefano Barrese, Intesa Sanpaolo: “L’accordo sottoscritto con Federalberghi rappresenta un tassello ulteriore da parte del nostro Gruppo a sostegno del rilancio dell’economia del Paese"
Intesa Sanpaolo e Federalberghi – la principale organizzazione imprenditoriale del segmento turistico-ricettivo in Italia - hanno condiviso l’urgenza e la necessità di attivare un pacchetto di soluzioni dedicato alle aziende rappresentate dall’associazione che consenta loro di superare un periodo più lungo di difficoltà, di salvaguardare l’occupazione e di porre le basi per una ripresa sicuramente posticipata rispetto ad altri settori dell’economia.
Intesa Sanpaolo ritiene il turismo una delle principali leve di attrazione del nostro Paese, grazie a un vasto patrimonio diffuso - materiale e immateriale, culturale e naturale - e rappresenta una componente strategica dell’intera economia italiana anche in prospettiva futura. L’offerta ricettiva italiana, infatti, si caratterizza per la prevalente presenza di micro/piccole imprese che, per affrontare l’attuale sfida emergenziale, hanno la necessità di investire nelle proprie strutture, considerando l’impatto, anche prospettico, delle tutele previste dall’avvio della Fase 2 che prevedono l’introduzione di azioni mitigative della mobilità nazionale con particolare riferimento all’attuale stagione estiva. L’iniziativa è parte integrante delle misure straordinarie già avviate in queste settimane da Intesa Sanpaolo a sostegno dell’economia, delle imprese e delle famiglie italiane, anche grazie alle misure varate dal Governo: 50 miliardi di euro di credito complessivo a favore del Paese per l’emergenza Covid 19.
In questo quadro, le realtà associate a Federalberghi potranno accedere alle seguenti misure straordinarie:
Sospensione straordinaria sino a 24 mesi dei finanziamenti a medio-lungo termine in essere, rivolta al solo settore turistico-alberghiero per la sola quota capitale o per l’intera rata, e richiedibile entro il 30 giugno 2020 in alternativa alla moratoria di Legge orevista dal DL Cura Italia; • Nuovi finanziamenti per le imprese di tutto il territorio nazionale a supporto della gestione del circolante, declinata attraverso linee di credito aggiuntive rispetto a quelle preesistenti, nella formula del 18 mesi -1 giorno, con sei mesi di pre-ammortamento;
Supporto per la liquidità rivolto ai clienti Intesa Sanpaolo, e tra questi le imprese associate Federalberghi, grazie a linee di credito già deliberate a loro favore e ora messe a disposizione per finalità ampie e flessibili, quali la gestione dei pagamenti urgenti; • Soluzione per gli investimenti e la liquidità attraverso finanziamenti a medio-lungo termine, di durata fino a 72 mesi e con un preammortamento che potrà arrivare sino a 36 mesi.
In aggiunta, Intesa Sanpaolo e Federalberghi hanno deciso di avviare sin da subito – attraverso la costituzione di tavoli di lavoro comuni - un percorso congiunto volto ad individuare tutte le azioni da intraprendere, in coerenza con le norme di legge, al fine di mettere in campo i migliori strumenti – non solo finanziari - di accompagnamento delle imprese per sostenerne l’immediato rilancio. In particolare, Intesa Sanpaolo potrà accompagnare le aziende aderenti a Federalberghi, attraverso azioni e strumenti concreti al fine di fornire supporto finanziario alle imprese mediante l’attivazione di finanziamenti tailor-made per la realizzazione, ampliamento e miglioramento delle strutture ricettive; nonché l’apertura di credito stagionale a breve termine per esigenze di liquidità e anticipo sulle prenotazioni dei soggiorni, rimborsabili anche attraverso gli incassi derivanti dall’operatività dei POS. Verranno, infine, messe a disposizione degli associati anche le competenze che Intesa Sanpaolo ha maturato nel settore attraverso il proprio Desk Turismo: un team di risorse dedicate in grado di assistere le imprese dalla valutazione dei progetti di investimento alla predisposizione del business plan. In aggiunta, completeranno l’offerta, l’accesso per tutti gli associati al plafond Circular Economy della banca, alla piattaforma digitale di formazione del Gruppo; così come la messa a disposizione delle più moderne tecnologie legate agli strumenti di incasso e pagamento; e, attraverso Intesa Sanpaolo Forvalue, la disponibilità di servizi non finanziari, di e-commerce e di strumenti per favorire lo smart working. Da ultimo, le imprese potranno utilizzare la piattaforma Welfare Hub, dove sono disponibili prodotti e servizi da destinare ai propri dipendenti.
Bernabò Bocca, Presidente di Federalberghi, afferma: “L’accordo della Federalberghi con Intesa Sanpaolo è il frutto di una intensa collaborazione dettata dallo sforzo comune di voler sostenere le imprese del sistema ricettivo, tra le più provate dalle conseguenze della pandemia da Covid. La nostra Federazione, che conta 27mila associati, ha una massa critica che costituisce in parte la nervatura del nostro Paese sotto il profilo economico. Parallelamente, abbiamo trovato in Intesa Sanpaolo una solidale risposta alle esigenze impellenti che le nostre aziende stanno vivendo a causa dell’emergenza per il coronavirus. Contiamo che questa iniziativa rappresenti una boccata di ossigeno per le imprese e impedisca concretamente l’eventualità che molte di esse chiudano per l’impossibilità di fronteggiare la crisi. È un primo passo, che speriamo porti ancora frutti”.
Stefano Barrese, Responsabile Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, dichiara: “L’accordo sottoscritto con Federalberghi rappresenta un tassello ulteriore da parte del nostro Gruppo a sostegno del rilancio dell’economia del Paese. Pochi giorni fa avevamo annunciato la predisposizione di un plafond di 2 miliardi di euro per tutto il comparto turistico. Oggi facciamo un passo avanti, sottoscrivendo un progetto di rilancio ad ampio respiro, perché per la ripresa non basteranno solo il credito e la liquidità; bensì occorrerà puntare anche sulle competenze umane e sugli strumenti di pianificazione”.