Economia

Intesa Sanpaolo, nel primo trimestre l'utile netto vola a 3.023 mld di euro

Intesa Sanpaolo ha rivelato i risultati del primo semestre del 2021, concludendo con un utile netto pari a 3.023 mld di euro, in crescita del 17.8% sul 2020

Intesa Sanpaolo, vola l'utile netto: l'istituto bancario ha rivelato i risultati del primo semestre, presentando un utile netto di oltre 3 miliardi di euro

Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo semestre con un utile netto di 3,023 miliardi di euro, in crescita del 17,8% rispetto ai primi 6 mesi del 2020. I proventi operativi sono stati pari a 10,494 miliardi di euro (+1,7%), con costi operativi in flessione del 2,3% a 5,255 miliardi, mentre il risultato della gestione operativa è cresciuto a 5,419 miliardi (+5,9%). Il costo del rischio del primo semestre 2021 annualizzato è sceso a 43 centesimi di punto, con rettifiche di valore nette su crediti prudenzialmente ancora basate sullo scenario macroeconomico di dicembre 2020 e che non tengono quindi conto del miglioramento dello scenario del primo semestre 2021, rispetto ai 48 dell’intero anno 2020 escludendo l’impatto delle rettifiche per i futuri impatti di Covid-19 (pari a 49 centesimi di punto).

In miglioramento della qualità del credito con la riduzione dei crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche di valore, di circa 46 miliardi dal picco di settembre 2015 e di circa 33 miliardi dal dicembre 2017 superando in anticipo, per circa 7 miliardi, l’obiettivo di riduzione pari a circa 26 miliardi previsto per l’intero quadriennio del Piano di 2018-2021. Lo stock di crediti deteriorati scende a giugno 2021, rispetto a dicembre 2020, del 7,6% al lordo delle rettifiche di valore e del 9,6% al netto, mentre l’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi a giugno 2021 è stata pari al 4,1% al lordo delle rettifiche di valore e al 2,1% al netto. Considerando la metodologia adottata dall’Eba, l’incidenza dei crediti deteriorati è risultata pari al 3,1% al lordo delle rettifiche di valore e all’1,6% al netto. Infine, risultano elevati i livelli di copertura dei crediti deteriorati che si attestano al 49,7% a fine giugno 2021, con una copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze al 60,3%; “robusto” il buffer di riserva sui crediti in bonus, pari allo 0,6% a fine giugno 2021.

I risultati del primo semestre 2021 confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di affrontare efficacemente la complessità del contesto conseguente all’epidemia da Covid-19 e sono pienamente in linea con il conseguimento di 4 miliardi di euro di utile netto minimo per l’intero anno. Intesa Sanpaolo archivia il semestre con un livello di "patrimonializzazione molto solida, con coefficienti patrimoniali su livelli largamente superiori ai requisiti normativi", si legge in una nota dell'istituto. Al 30 giugno 2021, infatti, deducendo dal capitale 2,116 miliardi di euro di dividendi maturati nel primo semestre, il Common Equity Tier 1 ratio calcolato applicando i criteri transitori in vigore per il 2021 è risultato pari al 14,9%; il Common Equity Tier 1 ratio a regime al 14,4% e il Common Equity Tier 1 ratio pro-forma a regime al 15,7%, "livello top tra le maggiori banche europee", chiosa la nota.

I risultati riflettono la redditività sostenibile, che deriva dalla solidità della base patrimoniale e della posizione di liquidità, dal modello di business resiliente e ben diversificato, dalla flessibilità strategica nella gestione dei costi operativi e dalla qualità dell’attivo di Intesa Sanpaolo, caratteristiche che hanno permesso di mitigare efficacemente l’impatto nello scenario avverso dello stress test Eba/Bce 2021 e che si traducono in un basso profilo di rischio a presidio del supporto del gruppo all’Italia, anche con l’impegno a diventare un punto di riferimento in termini di sostenibilità e responsabilità sociale e culturale. La generazione di valore per tutti gli stakeholder verrà accresciuta dalle sinergie previste per oltre 1 miliardo di euro derivanti dalla fusione di Ubi Banca realizzata con successo senza costi sociali e dagli oltre 6 miliardi di euro nel 2020 e oltre 300 milioni di euro nel primo semestre 2021, a valere sull’utile ante imposte, che il gruppo ha destinato all’ulteriore rafforzamento della sostenibilità dei risultati.