Economia

Istat, l'inflazione accelera a ottobre: stangata di 922 euro per le famiglie

La fiammata dei prezzi energetici spinge l'inflazione verso nuovi record. Dato preliminare rivisto al rialzo. L'allarme per spesa e consumi

L'inflazione accelera a ottobre, in crescita del 3% sul 2020: al top da 9 anni 

I prezzi energetici ormai alle stelle spingono l'inflazione in rialzo per il quarto mese consecutivo: a ottobre secondo i dati stimati dall'Istat i prezzi aumentano dello 0,7% rispetto a settembre e del 3% sul 2020, contro contro il 2,9% stimato qualche settimana fa. L'inflazione, sottolinea l'Istat nella sua nota - si è portata da una variazione negativa registrata a dicembre 2020 "a una crescita di un'ampiezza che non si registrava da settembre 2012 (quando fu pari a +3,2%)".

L’ulteriore accelerazione, su base tendenziale, dell’inflazione è in larga parte dovuta, anche nel mese di ottobre, ai prezzi dei beni energetici, che passano da +20,2% di settembre a +24,9% di ottobre, sia a quelli della componente regolamentata, da +34,3% a +42,3%, sia ai prezzi di quella non regolamentata, da +13,3% a +15,0%. Accelerano rispetto al mese di settembre, ma in misura minore, anche i prezzi dei servizi relativi ai trasporti: da +2,0% a +2,4%. 

L'istituto precisa che "i beni energetici continuano a essere protagonisti, contribuendo per più di due punti percentuali all'inflazione e spiegando buona parte dell'accelerazione rispetto a settembre". L'inflazione acquisita per il 2021 è pari a +1,8% per l'indice generale e a +0,8% per la componente di fondo.

Inflazione, diminuiscono i prezzi per cultura e cura della persona 

In particolare, l'inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, sale da +1,0% a +1,1%, mentre quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +1,1%. L'aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente alla crescita dei prezzi dei beni energetici regolamentati (+17,0%) e solo in misura minore a quella dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+1,0%) e degli alimentari non lavorati (+0,7%). Diminuiscono, invece, per ragioni ascrivibili per lo più a fattori stagionali, i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-0,7%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-0,3%).

Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +3,6% a +4,2%), mentre la crescita di quelli dei servizi è stabile (+1,3%); il differenziale inflazionistico tra questi ultimi e i prezzi dei beni rimane negativo (-2,9 punti percentuali), ampliandosi rispetto a quello registrato a settembre (-2,3). L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento dello 0,9% su base mensile e del 3,2% su base annua (da +2,9% di settembre); la stima preliminare era +3,1%. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,6% su base mensile e del 3,0% su base annua. 

Inflazione, l'allarme dal Codacons: nel prossimo anno quasi 1.000 euro in più di spesa per famiglia 

Alla luce della pubblicazioni dei dati Istat sull'inflazione, immediate le reazioni di Codacons e Assoutenti

"Una stangata, considerata la totalità dei consumi di una famiglia, pari a +922 euro annui", afferma il Codacons, commentando i dati. "Siamo in presenza di una vera e propria emergenza prezzi, con l'inflazione che ad ottobre si impenna al +3% realizzando una pesante stangata pari a +922 euro su base annua per la famiglia 'tipo' - denuncia il presidente Carlo Rienzi - Si tratta dei valori piu' alti registrati negli ultimi 9 anni, un andamento al rialzo che conferma purtroppo i nostri allarmi e che proseguira' nelle prossime settimane".

"A trainare i prezzi, ancora una volta, il caro energia, con le bollette di luce e gas che hanno subito enormi rincari ad ottobre, e la corsa senza sosta dei listini dei carburanti, che oggi costano alla pompa il 30% in piu' rispetto allo scorso anno - prosegue Rienzi - siamo in presenza di un vero e proprio allarme Natale, perche' il rialzo dei listini al dettaglio erodera' il potere d'acquisto delle famiglie determinando tagli sul fronte dei consumi legati alle festivita', con i cittadini che reagiranno ai rincari riducendo la spesa". 

Inflazione, Assoutenti: corsa ai prezzi devastante, a rischio i consumi di Natale 

Sul piede di guerra anche Assoutenti, che definisce il forte rialzo dei prezzi al dettaglio "un massacro per le tasche delle famiglie". ''Tra bollette, materie prime e listini dei carburanti le famiglie stanno subendo rincari a cascata, una situazione che non si registrava in Italia dal 2012 - spiega il presidente Furio Truzzi. 

"Solo per la voce trasporti, che ad ottobre cresce del +8,7% sul 2020, una famiglia con due figli spende oggi +470 euro su base annua. Una corsa di prezzi e tariffe che non solo impoverisce le famiglie, ma avrà ripercussioni per l'intera economia nazionale: a fronte di una inflazione in salita i consumatori ridurranno inevitabilmente la spesa".

"Il rischio concreto, quindi, è un crollo dei consumi di Natale che il Governo deve assolutamente evitare, adottando provvedimenti urgenti per frenare l'escalation dei prezzi, a partire dal taglio di Iva e accise sui carburanti'', conclude Truzzi.