Ita, Altavilla si rifà al modello Swissair: ora focus su handling-manutenzione - Affaritaliani.it

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Ita, Altavilla si rifà al modello Swissair: ora focus su handling-manutenzione

A meno di un mese dal decollo, parla il presidente esecutivo della nuova compagnia aerea: "Risultati superiori alle aspettative, siamo soddisfatti"

A meno di un mese dal decollo della nuova compagnia di bandiera Ita, il presidente Alfredo Altavilla, delinea un primo bilancio, sciogliendo alcuni nodi come: assunzioni, partner commerciale e modelli futuri. 

Con i primi voli, "abbiamo registrato risultati superiori alle aspettative, nonostante la pandemia il primo volo per New York decolla con quasi il 60% dei posti occupati, siamo molto soddisfatti", ha detto a Repubblica il presidente di Ita, Alfredo Altavilla, aggiungendo che, nell'ex Alitalia, ha trovato "un gruppo di persone appassionate, a dispetto di tutto quello che hanno passato, con una gran voglia di mettersi in gioco".

Per questo la compagnia pagherà le spese legali a chi è passato a Ita Airways, "certo, sono nostri collaboratori, con cui condividiamo questa avventura, il minimo che posso fare è difendere la loro scelta di essere qui. Le pare normale che prima ci si lamenta che Ita non asssumerà tutti, e poi si fa causa a quelli che sono stati assunti?". In ottobre Ita ha pagato a tutti lo stipendio intero, nonostante l'inizio a metà mese, "ho dato ai nuovi dipendenti un bonus per compensare la mancanza dei primi 15 giorni, e ricordo che gli stipendi sono già stati tutti tarati per mettere in condizioni l'azienda di crescere". "Non mi interessa essere simpatico a nessuno ma rispettare il patto fatto con tutti i dipendenti: Ita è una meritocrazia e paga il merito". 

"Gli indicatori della partenza, ha sottolineato Altavilla, sono stati molto migliori del previsto per cui ho deciso di pagare questo premio. Il confronto con i sindacati prosegue, il mio obiettivo è arrivare alla definizione di un contratto, nazionale o integrativo che sia. Sono fiducioso che si possa trovare un'intesa, rispettando le necessità di questo periodo di startup e di uscita dalla pandemia. Poi seguiremo i trend di recupero del mercato".

Le attività di bagagli e manutenzione dell'ex Alitalia presto saranno messe in vendita, ma la Ue vi vincola a non avere il controllo. "Pur con le restrizioni necessarie imposte delle Ue, la mia ambizione -ha spiegato il presidente- è trovare dei partner per partecipare a un bando di gara che abbia condizioni di competività non diverse dal ramo dell'aviazione".

Sull'identità della nuova compagnia, Altavilla ha spiegato: "Entro febbraio, con l'arrivo dei primi nuovi aerei con la nuova livrea, siamo fiduciosi di poter dimostrare la nostra qualità a bordo, che poi è quello che differenzia un volo di linea da un low cost. Ma l'identità di Ita c'è già da quando abbiamo deciso di legare la retribuzione di tutti i dipendenti sia alle redditività che alla soddisfazione del cliente, volevamo dare un'indicazione che siamo una compagnia che si distinguerà per gestione e servizio al cliente efficienti".

Sull'attività di trasporto merci, "entro fine anno perfezioneremo un accordo con un vettore europeo sul cargo, che ci aiuterà a rilanciare un servizio importante e redditizio, che avrà come hub Malpensa". "Ita non è partita a ranghi ridotti, ma con le dimensioni giuste per essere il miglior vettore possibile in uno scenario ancora influenzato dal Covid. L'Italia è il secondo mercato europeo più importante dopo la Francia, non siamo secondi a nessuno quanto a flusso turistico. La società nasce nuova, della giusta misura su costi e dimensioni, capitalizzata dal Mef, con un piano solido e questo fa di noi il partner più interessante sul mercato nel full service carrier".

Quanto alle voci su un accordo con Lufthansa e con un vettore americano, "non mi appassiona il dibattito sul nome del futuro partner, ma le condizione per celebrare un matrimonio -ha continuato il manager- Un'alleanza è tale se tutti i partner si mettono in gioco, investono direttamente e si sporcano le mani; in secondo luogo non siamo disposti a creare finte alleanze come in passato, dove Alitalia è stata spogliata di flusso di traffico, vogliamo rispetto per le nostre capacità di generare business come vettore su Linate e Fiumicino, che sono due destinazioni strategiche.

Infine vogliamo un partner industriale, non solo commerciale, per generare sinergie sui costi e sugli investimenti". "Non c'è una risposta" alla domanda se sarà un matrimonio a due o a tre, "esistono già  diversi vettori con plurime alleanze, bisogna essere saggi, capire qual è  il valore che si può portare e farselo riconoscere. Le ricordo il caso di Swissair, rilevata dal fallimento da Lufthansa, che oggi è il ramo più profittevole del colosso tedesco", ha concluso Altavilla.