Economia
Iveco pensa in grande e valuta lo scorporo della difesa. Dopo i conti il titolo balza in Borsa
Dividendo più ricco e nuovo buyback Il cda proporrà all’assemblea degli azionisti un dividendo di 0,33 euro per azione (90 milioni in totale), rispetto a quello di 0,22 euro per azione del 2023, e l’autorizzazione a un buyback di azioni ordinarie fino a 1
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Iveco brilla dopo i conti 2024 e l'ipotesi di uno spin-off della divisione Difesa
"Alla luce delle diverse tendenze nei mercati dei veicoli commerciali e della difesa il Consiglio di amministrazione sta valutando la possibilità di separare l'attività Difesa del Gruppo Iveco, comprendente i marchi IDV e ASTRA e le attività correlate, nel corso del 2025 tramite uno spin-off". Lo comunica Olof Persson, Amministratore delegato del gruppo , nella nota in cui si riportano i risultati 2024, sottolineando come "una separazione potrebbe semplificare la struttura del Gruppo, aumentare l'attenzione della gestione e creare flessibilità strategica per entrambe le attività".
Il gruppo Iveco ha chiuso il 2024 con ricavi consolidati per 15,29 miliardi di euro (-4,3% sui 15,98 miliardi del 2023): i dati approvati dal Cda mostrano ricavi netti delle Attività Industriali per 14,95 miliardi di euro "con una positiva realizzazione dei prezzi che ha compensato parzialmente i minori volumi in Truck e Powertrain". L'Ebit rettificato è stato di 982 milioni di euro (+11 milioni più rispetto al 2023) con un margine del 6,4% (in aumento di 30 bps): l'EBIT rettificato delle Attività Industriali è stato di 851 milioni di euro (+2 mln). Il margine EBIT rettificato delle Attività Industriali è stato del 5,7% (in aumento di 30 bps rispetto al 2023), con miglioramenti del margine in Bus, Difesa e Powertrain.
L'utile netto è stato di 394 milioni di euro mentre quello rettificato sale a 569 milioni di euro (in aumento di 181 milioni rispetto al 2023) dopo aver escluso la perdita di 145 milioni di euro derivante dal trasferimento dell'attività Fire Fighting, 96 milioni di euro di costi per la campagna motori e un beneficio fiscale di 94 milioni dovuto al riconoscimento di attività fiscali differite nella giurisdizione tedesca. L'utile diluito rettificato per azione è stato di 2,09 euro, in aumento di 0,74 euro rispetto al 2023.
Gli oneri finanziari netti sono stati pari a 211 milioni di euro (valore dimezzato rispetto all'anno precedente). Il flusso di cassa libero delle attività industriali è stato positivo per 402 milioni di euro (450 milioni di euro nel 2023) e la liquidità disponibile era di 5,474 miliardi di euro al 31 dicembre 2024, in aumento di 726 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, inclusi 1.900 milioni di euro di linee di credito impegnate non utilizzate.
Alla luce dei risultati 2024 con un utile salito a 394 milioni di euro il Consiglio di Amministrazione di Iveco Group intende raccomandare agli azionisti della Società un dividendo annuo in contanti di 0,33 per azione ordinaria, per un totale di circa 90 milioni di euro: più consistente invece il programma di riacquisto azioni che sarà sottoposto alla stessa Assemblea generale annuale per un massimo di 10 milioni di azioni ordinarie per un importo totale fino a 130 milioni di euro su una durata di 18 mesi.
Se approvato dagli azionisti la data di registrazione per il dividendo sarà il 23 aprile 2025, con data di stacco del dividendo il 22 aprile 2025 e pagamento il 24 aprile 2025.
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Iveco: ad Persson, in 2024 risultati solidi, per 2025 confermate previsioni
Il gruppo Iveco ha chiuso il 2024 "con risultati solidi, continuando il nostro percorso per raggiungere gli obiettivi finanziari del nostro piano aziendale. La performance finanziaria nel 2024 ha beneficiato di una positiva realizzazione dei prezzi e di una diligente gestione dei costi, che hanno ampiamente compensato l'impatto dei volumi inferiori sperimentati da alcuni dei settori in cui siamo competitivi".
Lo sottolinea l'amministratore delegato di Iveco Group Olof Persson nella nota in cui sono comunciati i risultati 2024 del gruppo confermando "la nostra previsione preliminare per l'intero anno 2025 per i camion pesanti in Europa tra 280 e 290 mila immatricolazioni, con una stabilizzazione del mercato. Per i camion medi prevediamo che i volumi saranno leggermente in calo rispetto al 2024. Per i camion leggeri, la nostra previsione del settore europeo è sostanzialmente invariata rispetto al 2024. Queste previsioni riflettono le nostre aspettative per un anno a due velocità: attività inferiore nella prima metà, con ripresa nella seconda".
"Abbiamo mantenuto la capacità produttiva al di sotto della domanda di mercato, supportando i concessionari con l'eliminazione graduale del Model Year 2022. La divisione Bus ha confermato il suo solido portafoglio ordini e ha incrementato le consegne di autobus urbani elettrici, che hanno raggiunto il 14,2% del mercato europeo entro la fine dell'anno, classificandosi al secondo posto nel segmento. Powertrain ha continuato a gestire la sua base di costi, consentendole di chiudere l'anno con un margine EBIT rettificato in aumento anno su anno, continuando al contempo ad aumentare i clienti terzi.
Defence ha registrato margini a due cifre poiché l'unità aziendale sta consegnando il suo portafoglio ordini pluriennale completo. Nel 2025 e nel 2026 accelereremo l'implementazione del nostro Programma di efficienza e ridefiniremo le priorità di alcuni investimenti con l'obiettivo di ridurre le nostre spese operative senza influire sul nostro piano di prodotto, il che equivale a un risparmio di 300 milioni di euro (CapEx e OpEx) rispetto ai dati effettivi dell'intero anno 2024" conclude l'ad.
Borsa: a Milano Iveco svetta a +15%, dopo Ops brilla Pop Sondrio (+7%), giù Bper
Piazza Affari piatta nell'ultima seduta della settimana, con il Ftse Mib vicino alla parità a -0,01%. Sul listino milanese brilla Iveco (+15,98%), dopo che l'ad del gruppo Olof Persson ha annunciato che il cda "sta valutando la possibilità di separare l'attività Difesa del gruppo Iveco tramite uno spin off".