Economia
L’Europa importa più gas liquefatto dalla Russia di prima della guerra
L’Europa compra gas russo. Lo spiega il Financial Times. In Ucraina è solo una guerra tra gruppi dirigenti per appropriarsi di risorse essenziali?
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C’è da chiedersi in che mani siamo visto che gli Stati dell’Unione Europea comprano ancora più gas dalla Russia di prima dell’inizio dell’ultima guerra in Ucraina. Hanno solo cambiato il tipo di gas importato. E’ calato il consumo di gas fossile ma è andato alle stelle il gas naturale liquefatto (GNL). Lo ha spiegato qualche giorno fa il prestigioso quotidiano inglese Financial Times: la Russia è ora il secondo fornitore di gas naturale liquefatto (GNL) in Europa, dietro solo a gli Stati Uniti. E la cosa più assurda è, dice il giornale britannico, che “complessivamente, le importazioni dell'UE del super refrigerato gas sono aumentati del 40% tra gennaio e luglio di quest'anno rispetto allo stesso periodo del 2021, prima dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia”.
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Poi il quotidiano entra nel dettaglio. “Nei primi sette mesi di quest'anno, Belgio e Spagna sono stati il secondo e il terzo più grande acquirente di GNL russo dietro la Cina, secondo l'analisi dei dati del settore da parte di Global Witness, un'organizzazione non governativa”. L'analisi di Global Witness, ente che ha come compito quello di far emergere i legami tra sfruttamento delle risorse naturali, conflitti, povertà, corruzione e violazioni dei diritti umani nel mondo, si basa a sua volta sui dati della società di analisi del settore Kpler, che si occupa dei mercati delle materie prime, dimostrando che l'UE sta importando circa l'1,7% in più di GNL russo rispetto a quando le importazioni hanno raggiunto un livello record l'anno scorso.