Economia

L’Europa importa più gas liquefatto dalla Russia di prima della guerra

di Antonio Amorosi

L’Europa compra gas russo. Lo spiega il Financial Times. In Ucraina è solo una guerra tra gruppi dirigenti per appropriarsi di risorse essenziali?

“È scioccante che i Paesi dell'UE abbiano lavorato così duramente per liberarsi del gas fossile russo convogliato, solo per sostituirlo con l'equivalente liquido”, ha detto Jonathan Noronha-Gant, attivista senior che si occupa di combustibili fossili presso Global Witness, “non importa se proviene da una conduttura o da una barca, significa ancora che le compagnie europee stanno inviando miliardi a Putin per la guerra”. Il senso di tutto questo? Le sanzioni durissime alla Russia ricadono solo sulle popolazioni europee e non sui gruppi dirigenti. Quindi la guerra in Ucraina va letta in modo diverso? Come un conflitto tra gruppi dirigenti per appropriarsi di risorse essenziali che pagano i popoli?

Il quotidiano inglese fa un estratto della provenienza dei volumi russi. La maggioranza proviene dalla joint venture Yamal LNG, di proprietà della società russa Novatek. Altre quote sono detenute da Total Energies, dalla CNPC cinese e da un fondo statale cinese. L'impresa è esente da dazi all'esportazione ma è soggetta all'imposta sul reddito. Il Belgio importa grandi volumi di GNL russo perché il suo porto di Zeebrugge è uno dei pochi punti di trasbordo europei per GNL da navi cisterna di classe ghiaccio utilizzate nell'nord europa per il carico normale di navi.