Economia
L'inflazione si abbatte sulle multe: senza interventi, da gennaio +11%
La denuncia dell'ex-parlamentare Baldelli: "Chiedo a governo e parlamento una norma per bloccare la norma"
L'inflazione si abbatte anche sulle multe: da gennaio +11%
Rischio nuova 'mazzata' anche dalle multe stradali: sulla base di quanto disposto dal Codice della strada, nelle prossime settimane rischia di scattare un aggiornamento al rialzo degli importi delle multe stradali, con un possibile aumento anche superiore all'11% a partire da gennaio 2023. La denuncia arriva da Simone Baldelli, già presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sui consumatori e da anni protagonista di battaglie in favore della trasparenza in tema di sanzioni stradali.
Baldelli ricorda che, secondo l'articolo 195 del codice della strada, "la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie è aggiornata ogni due anni in misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (media nazionale) verificatasi nei due anni precedenti.
Entro il 1° dicembre di ogni biennio, il Ministro della giustizia, di concerto con i Ministri dell'economia e delle finanze, e delle infrastrutture e dei trasporti, fissa, seguendo i criteri di cui sopra, i nuovi limiti delle sanzioni amministrative pecuniarie, che si applicano dal 1° gennaio dell'anno successivo". "Di questi tempi è già abbastanza difficile affrontare l'inflazione a due cifre - scrive su twitter Baldelli - Chiedo a governo e parlamento una norma per bloccare al più presto il sostanzioso aumento degli importi delle multe stradali previsto per le prossime settimane". Si associa alla richiesta al governo il Codacons, che sottolinea come un aumento dell'11% delle sanzioni porterebbe ad esempio la multa per accesso vietato alla Ztl a salire da 83 a 92 euro, quella per divieto di sosta da 42 euro a 46 euro, mentre la sanzione per mancata revisione del veicolo aumenterebbe da 173 a 190 euro (+17 euro).