Economia
L’oro del futuro nelle mani di pochi paesi, primo fra tutti la Cina
Litio, cobalto, tungsteno, nichel e alluminio, preziosi e nelle mani di pochi produttori
Oro del futuro, pochi i paesi produttori e raffinatori
Ma quali sono i paesi fortunati che estraggono e lavorano i minerali rari? ll 70% dell'estrazione di cobalto dipende dalla Repubblica Democratica del Congo. Nel nichel tre principali produttori: Russia, Indonesia e Filippine. Per il litio Australia, Cile e Cina rappresentano oltre il 90%. Pochi eletti anche per la lavorazione. Tra questi Australia (litio), Cile (rame e litio), Cina (grafite, terre rare), Indonesia (nichel) e Sud Africa (platino, iridio). L’Europa è davvero molto indietro. Dell’Italia nemmeno se ne parla.La Cina fornisce il 100% della fornitura raffinata di grafite naturale (batterie di veicoli elettrici) e disprosio (un elemento delle terre rare), del 70% di cobalto e del 60% di litio e manganese (batterie ricaricabili).
Oro del futuro, l'Europa ha perso, per il momento, la corsa per questi minerali
Durante la globalizzazione, l'Occidente ha abbandonato ampi settori di materie prime e la Cina subentrata. Ora la transizione energetica dipende in gran parte dal colosso asiatico. Il vecchio Continente con la guerra Ucraina ha visto quanto è pericoloso dipendere da qualcuno ma pochi si immaginano quali saranno i prossimi problemi. Per una turbina eolica, un pannello solare o un'auto elettrica, ad esempio, l’Europa dovrà acquistare dalla Cina il 99% delle terre rare, il 93% del magnesio , l'86% del cobalto a Repubblica Democratica del Congo, il 100% del litio da Cile e Stati Uniti. Di fronte a questi rischi l’Europa sta cercando di correre ai ripari con scoperte di nuovi giacimenti. Uno di roccia fosfatica in Norvegia, un altro di litio in Cornovaglia. Altri in Germania, Portogallo, Svezia e Spagna. Italia nulla. Ma i ritardi europei complessivi sono comunque ancora molto larghi.