Economia

La felicità aziendale come leva strategica

di Dennis Tonon

I leader che creano ambienti stressanti possono danneggiare la salute dei loro collaboratori. Numerosi studi empirici confermano che relazioni sociali positive sul lavoro portano a risultati altamente desiderabili

I numeri della negatività al lavoro

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) segnala una perdita economica annuale di circa 1.000 miliardi di dollari dovuta ad ansia e depressione, condizioni che provocano circa 12 miliardi di assenze lavorative ogni anno. Uno studio recente di Deloitte ha rivelato che il 95% dei responsabili delle risorse umane considera lo stress il principale problema di salute mentale nelle loro organizzazioni. Le spese sanitarie nelle aziende con alti livelli di stress sono quasi del 50% superiori rispetto ad altre. Inoltre, la ricerca indica che lo stress sul posto di lavoro aumenta il turnover volontario di quasi il 50%.

Il Center for American Progress stima che il costo per sostituire un singolo dipendente ammonti a circa il 20% del suo salario annuale. Tra il 60% e l'80% degli incidenti sul lavoro sono attribuiti allo stress, e più dell'80% delle visite mediche sono legate a questo fattore. Lo stress lavorativo è associato a problemi di salute come la sindrome metabolica, malattie cardiovascolari e, in casi estremi, mortalità.

Il rapporto annuale di Gallup, "State of the Global Workplace", evidenzia come l'Italia abbia il tasso più elevato di lavoratori attivamente disimpegnati in Europa. Secondo Gallup, i dipendenti attivamente disimpegnati rappresentano il 15% della forza lavoro globale e il 25% dei dipendenti in Italia, il livello più alto dal 2018. Le organizzazioni con bassi livelli di coinvolgimento dei dipendenti mostrano una produttività inferiore del 18%, una redditività inferiore del 16%, una crescita occupazionale inferiore del 37% e una riduzione del 65% del prezzo delle azioni nel tempo.

Il modello culturale della Positive Organisation

Per invertire i trend negativi nel mondo del lavoro, un modello promettente è quello della Positive Organisation, o Org+. Queste organizzazioni adottano i principi della scienza della felicità, integrando conoscenze da psicologia positiva, neuroscienze, biologia ed economia. Non si tratta solo di rendere l'ambiente di lavoro più piacevole, ma di trasformarlo profondamente.

Questo modello culturale si basa sull'idea che le aziende possano migliorare la vita delle persone, creando un ambiente di lavoro positivo e promuovendo una cultura aziendale che valorizza e sostiene il benessere dei dipendenti. La positività, secondo numerosi studi, ha una sua "chimica" basata su precise leggi fisiologiche, che porta a risultati migliori e più efficaci nella gestione delle complessità quotidiane.

Le Positive Organisations si impegnano a creare contesti in cui i dipendenti si sentano valorizzati e supportati, promuovendo il benessere individuale e il successo aziendale. Questo approccio non solo migliora il clima lavorativo, ma genera anche vantaggi tangibili, sia all'interno dell'organizzazione che verso l’esterno.

I numeri della positività al lavoro

Le più recenti ricerche dimostrano chiaramente che il benessere e la positività nel luogo di lavoro portano a miglioramenti significativi in termini di performance e risultati economici e sociali. Un'analisi pubblicata da Harvard Business Review ha rilevato che le aziende che promuovono un ambiente positivo vedono un incremento dell'innovazione fino al 300%. Gallup ha riscontrato che i dipendenti in contesti lavorativi positivi sono più propensi a rimanere nelle loro aziende, con un aumento della retention fino al 44%. Gli studi di Martin Seligman mostrano che un ambiente di lavoro positivo può portare a un incremento delle vendite fino al 37%.

Forbes evidenzia come la promozione del benessere riduca significativamente l’assenteismo, con una riduzione fino al 66% dei giorni di malattia.

Questi dati sottolineano l’importanza di adottare un paradigma gestionale positivo, dimostrando che la positività non solo migliora il benessere individuale e collettivo, ma è anche un fattore determinante per il successo aziendale.

Leadership positiva e felicità come competenza

Adottare una leadership positiva richiede la comprensione che la felicità non è solo una semplice emozione, ma anche una competenza allenabile al pari di tutte le altre. La psicologa Sonja Lyubomirsky ha dimostrato che la felicità è influenzata per il 50% dai geni, per il 10% dalle circostanze di vita e per il 40% dai comportamenti intenzionali. È proprio su questi ultimi che possiamo intervenire per migliorare il nostro benessere.

Uno studio di Anna Nyberg dell’Istituto Karolinska ha rivelato un legame significativo tra tipologie di leadership e malattie cardiache nei dipendenti. I leader che creano ambienti stressanti possono danneggiare la salute dei loro collaboratori, aumentando il rischio di problemi cardiaci. Numerosi studi empirici confermano che relazioni sociali positive sul lavoro portano a risultati altamente desiderabili: minori assenze per malattia, guarigioni più rapide, riduzione della depressione, apprendimento più veloce, miglior tolleranza al dolore, maggiore acutezza mentale e prestazioni lavorative superiori.

Al contrario, la ricerca di Sarah Pressman presso l’University of California, Irvine, ha scoperto che la probabilità di morire prematuramente è del 20% più alta per le persone obese, del 30% più alta per i bevitori eccessivi, del 50% più alta per i fumatori, ma di un enorme 70% più alta per le persone con scarse relazioni sociali. I luoghi di lavoro tossici e stressanti influenzano le relazioni sociali e, di conseguenza, l'aspettativa di vita.

Motivare il Team attraverso l’effetto Pigmalione

Come leader, abbiamo il potere di influenzare chi lavora con noi. Le nostre aspettative possono rimodellare il comportamento e le performance dei nostri collaboratori, come dimostra l'esperimento condotto dallo psicologo Robert Rosenthal, docente di psicologia clinica ad Harvard, in una scuola elementare. I ricercatori somministrarono un test di quoziente intellettivo agli alunni e comunicarono agli insegnanti quali studenti avevano mostrato i migliori risultati e il maggiore potenziale di crescita. Alla fine dell’anno scolastico, gli studenti identificati come "ad alto potenziale" mostrarono un'abilità intellettuale fuori dal comune. Tuttavia, questi studenti erano risultati normali all'inizio; i loro nomi erano stati scelti a caso.

Questo fenomeno, noto come effetto Pigmalione, illustra come le aspettative positive dei leader possano potenziare le capacità e le prestazioni dei loro collaboratori. È importante notare che esiste anche un corrispettivo negativo, l'effetto Golem, in cui aspettative basse possono portare a performance inferiori. Questo dualismo sottolinea la responsabilità dei leader nel creare un ambiente di lavoro che incoraggi e valorizzi il potenziale dei dipendenti.

Formazione continua: Il cuore della Positive Organisation

La Positive Organisation integra contributi provenienti da numerosi campi, rendendo fondamentale lo sviluppo di una knowledge sharing strategy per condividere in modo strutturato questa vasta mole di informazioni. L'obiettivo è raggiungere il maggior numero possibile di persone all'interno dell'azienda.

Con questo presupposto, è stato creato un manifesto denominato “I Principi dell’Energizzatore”. L'Energizzatore è colui che promuove e facilita il cambiamento culturale all’interno dell’organizzazione, coltivando un’atmosfera positiva e promuovendo una cultura di crescita e sviluppo continuo. Affisso in tutte le aree di lavoro, questo manifesto elenca 15 principi, come l’agire con coerenza, l’importanza della comunicazione e il valorizzare gli altri. L'obiettivo è incentivare comportamenti che migliorano il benessere e la produttività, contribuendo a creare un ambiente in cui i dipendenti si sentano valorizzati e ispirati a dare il massimo.

Per facilitare l'adozione di questi principi, è stata sviluppata una strategia comunicativa multilivello. Questa include l'uso della TV aziendale e la creazione di una newsletter mensile. Ogni mese, attraverso la TV aziendale, viene presentato un principio supportato da una ricerca scientifica che ne dimostra l'importanza, insieme a un libro consigliato per approfondire il concetto. Parallelamente, la newsletter mensile offre ulteriori approfondimenti sul principio del mese, fornendo azioni consigliate, vantaggi dell'adozione del principio, ricerche a supporto e una citazione dal libro suggerito.

Questa strategia comunicativa non solo diffonde conoscenza, ma promuove una cultura di apprendimento continuo e crescita personale, elementi chiave per il successo di una Positive Organisation.

Il ruolo delle Business School nel benessere aziendale

Le più prestigiose Business School, come Stanford, Harvard e Yale, stanno integrando nei loro programmi corsi di Happiness Management e Positive Business. Questi corsi nascono dal riconoscimento che formare leader capaci di creare ambienti di lavoro positivi si traduce in un significativo vantaggio competitivo per le aziende.

Negli Stati Uniti, l'University of Michigan ha sviluppato il “Centro per le Organizzazioni Positive”. Questo centro si dedica a promuovere e diffondere nel mondo del lavoro i risultati delle ricerche sul benessere e la performance dei dipendenti e delle organizzazioni. Attraverso studi empirici e collaborazioni con aziende, il centro mira a migliorare il clima aziendale, aumentare la produttività e, di conseguenza, il successo delle organizzazioni.

Questi sforzi educativi e di ricerca evidenziano l'importanza crescente del benessere aziendale nelle strategie di gestione moderna. Formare leader con una mentalità orientata al positivo non solo migliora la qualità della vita lavorativa dei dipendenti, ma contribuisce anche al raggiungimento di risultati aziendali superiori.