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Economia
"I respiratori causano lesioni ai polmoni": class action contro Philips

Lanciata prima class action sanitaria europea su respiratori Philips

Al via la prima class action sanitaria a livello europeo lanciata contro Philips per alcuni difetti nei respiratori a pressione positiva continua delle vie aeree (Cpap) e nei ventilatori meccanici salvavita. Il ricorso è stato depositato venerdì scorso a Milano da Global Justice Network (Gjn) di cui è presidente l'avvocato Stefano Bertone, dello studio legale torinese Ambrosio e Commodo promotore dell'iniziativa.

Nel contenzioso sono coinvolti 20 avvocati di 15 diversi studi legali di una decina di paesi europei. Potenzialmente interessati dalla class action potrebbero essere in Europa 1,2 milioni di persone e di queste 100.000 in Italia. Secondo i ricorrenti i dispositivi sono affetti da un grave difetto di progettazione che consente al paziente, mentre il dispositivo è in funzione, di respirare particelle e gas generati dal loro isolamento interno. L'inalazione di tali particelle gas può causare lesioni gravi e pericolose per la vita, tra cui malattie infiammatorie polmonari e autoimmuni. '

'Se l'azione collettiva avrà successo - hanno sottolineato gli avvocati Stefano Commodo e Renato Ambrosio - tutte le persone colpite avranno la possibilità di aderire alla richiesta di risarcimento e di essere adeguatamente risarcite per danni sia fisici sia mentali''. I ventilatori Cpap sono dispositivi che utilizzano la pressione dell'aria per mantenere aperte le vie respiratorie durante il sonno e sono utilizzati principalmente dai pazienti affetti da disturbi dell'apnea notturna. I ventilatori meccanici sono utilizzati nelle unità di terapia intensiva e nell'assistenza domiciliare alle persone con gravi disturbi respiratori.

''Nel 2021 era stata la stessa Philip annunciare che alcuni modelli di ventilatori erano difettosi - hanno ricordato gli avvocati - e successivamente il tribunale di Milano aveva stabilito l'obbligo di ritiro di tutti gli apparecchi in uso ai pazienti italiani entro il 30 giugno 2023 ma siamo nel 2024 e la campagna di ritiro non si è ancora conclusa''.

SANITA': PHILIPS SU CLASS ACTION EUROPEA, 'SICUREZZA PAZIENTI E QUALITA'' NOSTRE PRIORITA''

'Da test non emergono danni apprezzabili a salute pazienti da utilizzo dispositivi' Philips conferma il sostegno verso i pazienti che si affidano alle proprie soluzioni per la cura del sonno e delle vie respiratorie per la loro salute e qualità di vita, nonché i medici e i clienti che lavorano per soddisfare le loro esigenze. Le nostre priorità sono la sicurezza dei pazienti e la qualità e siamo consapevoli dell'importanza che i dispositivi per la terapia del sonno e i ventilatori rivestono per tutti coloro che li utilizzano''. Così un una nota la multinazionale interviene dopo la notizia del lancio di class action sanitaria europea per alcuni difetti nei suoi respiratori.

''Nel giugno 2021 - ricorda la nota - Philips ha avviato un avviso di sicurezza volontario per alcuni dispositivi per la terapia del sonno Cpap e BiPap e ventilatori meccanici dopo essere venuta a conoscenza di potenziali rischi per la salute legati alla schiuma fonoassorbente in poliuretano a base di poliestere (PE-PUR) presente in questi dispositivi. Sebbene Philips e Philips Respironics disponessero all'epoca solo di una quantità limitata di informazioni sui potenziali rischi per la salute, la decisione è stata presa per eccesso di cautela, sulla base del possibile scenario, piuttosto che rinviare la decisione in attesa di condurre test più approfonditi. Insieme a cinque laboratori di analisi indipendenti e certificati e a esperti di terze parti, Philips Respironics ha condotto test approfonditi dal giugno 2021. Sulla base dei risultati ottenuti finora, Philips Respironics e gli esperti di terze parti hanno concluso che non emergono danni apprezzabili alla salute dei pazienti derivanti dall'utilizzo dei dispositivi per la terapia del sonno. Ulteriori test relativi ai dispositivi per la terapia del sonno e ai ventilatori sono ancora in corso''.

“Philips ha agito per proteggere la sicurezza dei pazienti avviando ed eseguendo un programma globale di riparazione e sostituzione di portata significativa, che sta per completare. Continueremo a supportare i pazienti e i clienti che devono sostituire i dispositivi oggetto dell'avviso di sicurezza, incoraggiandoli a contattare i nostri call center'', conclude la nota sottolineando che “Philips non ha ricevuto alcuna notifica formale delle vertenze correlate all'iniziativa. Al momento non possiamo quindi fornire ulteriori commenti''.






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