Maire Tecnimont punta sulla Green Acceleration e lancia "Nextchem"
Il Gruppo presenta NextChem, società dedicata alle nuove tecnologie per accompagnare la transizione energetica
Maire Tecnimont punta sulla green acceleration e lancia “NextChem”, la nuova business unit per la transizione energetica.
Maire Tecnimont presenta oggi durante l’evento “NEXTCHEM - Maire Tecnimont per l’innovazione”, il proprio progetto di Green Acceleration con il lancio di una nuova business unit attraverso un veicolo dedicato, NextChem, che gestirà 19 iniziative tecnologiche nel campo della transizione energetica per rispondere al meglio alle nuove dinamiche di mercato.
Riduzione della Carbon Footprint, Economia Circolare, nuovi prodotti e materie prime bio: il paradigma dell’industria dell’energia sta evolvendo, e con esso il mercato di riferimento della transizione energetica, che mostra un tasso annuo di crescita composto (CAGR) superiore al 15%. Un mercato globale che oggi ha una dimensione di circa €40 miliardi ed è atteso triplicare entro il 2025. Tutti i principali player, sia produttori che acquirenti di materie plastiche, si stanno infatti orientando verso il riciclo e le bioplastiche, mentre le grandi oil company stanno rivedendo i loro piani di investimento in ottica di decarbonizzazione.
Il Gruppo Maire Tecnimont ha individuato queste iniziative agendo come tecnologo e impiantista, in grado, quindi, di sviluppare, industrializzare e commercializzare nuove soluzioni derivanti da tecnologie validate, e colmare quindi il gap tra prova di laboratorio e scala industriale: grazie al suo DNA tecnologico, e alla sua leadership nella trasformazione delle risorse naturali, infatti, Maire Tecnimont è in grado di agire sulla curva dell’innovazione con il giusto tempismo, per essere il partner tecnologico e industriale di riferimento nel governare la transizione energetica in atto. Dall’iniziativa NEXTCHEM sono attesi €50 milioni di EBITDA al 2023.
Nonostante la grande attenzione al tema, imprese e istituzioni faticano a mettere a fattor comune le competenze per fare la differenza nel green. lo ha raccontato ad Affaritaliani.it Fabrizio Di Amato, Cavaliere del Lavoro e Presidente di Maire Tecnimont: “Ognuno deve sfruttare le proprie competenze all’interno di un ecosistema che prevede la ricerca, quindi l’università, i finanziamenti, quindi le banche, la pmi, le startup in quanto fucine di idee e nuove proposte che noi mettiamo a fattor comune. L’Italia ha grandi competenze ma deve imparare a metterle a fattor comune. A questo serve l’ecosistema all’interno del quale noi di Maire Tecnimont svolgiamo un ruolo di regia”.
Sul progetto di Green Acceleration Maire Tecnimont ha già investito negli ultimi 5 anni circa 50 milioni di euro in oltre 70 progetti di innovazione, anche attaverso investimenti mirati in startup e partnership, per la creazione di un portafoglio di tecnologie volto a rispondere al meglio alle nuove esigenze imposte dalla rivoluzione in corso nell’industria dell’energia e della chimica.
Lo ha rivelato ad Affaritaliani.it Pierroberto Folgiero, Chief Executive Officer di Maire Tecnimont: “Abbiamo già sviluppato un portafoglio di prodotti, investito 50 milioni in ricerca e sviluppo. Oggi vogliamo gradualmente mettere sul mercato nuove soluzioni che ci portino a creare una nuova linea di business per produrre in 5 anni 50 milioni di EBITDA. Investiamo in green perché ci sono tutte le condizioni per farlo: il mercato è vivo, la regolamentazione sta arrivando, l’opinione pubblica è matura, ci sono le tecnologie abilitanti; serve solo qualcuno che le sappia industrializzare e commercializzare. Per questo ci sentiamo chiamati in causa senza essere un centro di ricerca”.
Tale portafoglio contiene una serie di iniziative mirate a:
- GREENING THE BROWN: mitigare le ricadute ambientali delle tecnologie utilizzate per la trasformazione del petrolio e del gas. Il primo obiettivo è massimizzare le tecnologie per mitigare l’impatto ambientale dei processi per la produzione di carburanti e prodotti chimici derivati, attraverso, ad esempio, progetti di desulfurizzazione e processi di trasformazione che non prevedano emissioni di CO2.
- CIRCULAR ECONOMY: implementare il riciclo meccanico della plastica, e promuovere il riciclo chimico. Attualmente il 95% del valore delle plastiche da imballaggio, che corriponde a 80-120 miliardi di dollari all’anno, è economicamente perso e ben 8 milioni di tonnellate di plastica vengono rilasciate negli oceani ogni anno. Maire Tecnimont, oltre a promuovere il riciclo chimico, è già attiva concretamente nel riciclo meccanico, essendo coinvolta attraverso il suo primo impianto per la produzione di polimeri rigenerati in Lombardia.
- GREEN - GREEN: individuare additivi o sostituti del petrolio per la produzione di carburanti e plastiche da fonti rinnovabili, e industrializzare la produzione di bioplastiche. Il Gruppo ha già sviluppato una serie di iniziative per produrre biocarburanti e bioplastiche da fonti rinnovabili, come ad esempio scarti agricoli. Un mercato in forte crescita per il quale si prevede un incremento della produzione del 50% in soli 5 anni (dai 4 milioni di tonnellate prodotte nel 2016, alle 6 milioni di tonnellate attese entro il 2021). Grazie al suo elevato know-how nella costruzione di impianti, Maire Tecnimont ha già le capacità per dare un boost al processo di industrializzazione delle bioplastiche, passando da innovazioni di laboratorio, a impianti pilota, fino ad impianti in scala industriale.
In questo quadro, Maire Tecnimont firma oggi un accordo con ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, con l’obiettivo di realizzare insieme progetti nel campo della chimica verde e dell’economia circolare.
Per supportare la sua Green Acceleration, Maire Tecnimont ha ufficializzato oggi anche la creazione di un Advisory Board, composto da Carlos Cabrera, Presidente Esecutivo Genomatica; Gaetano Miccichè, Presidente Banca IMI; Andrea Prencipe, Rettore LUISS; Ferruccio Resta, Rettore Politecnico di Milano; Elena Zambon, Presidente Zambon Spa.
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