Economia
Manley: "Fiat, marchio con futuro grazie a 500. I brand vinceranno sfida tech"
Fca, Trantini nuovo presidente società cinese con Gac
Fca sopravviverà alla sfida tecnologica che il settore dell'auto sta affrontando. Ne è convinto l'amministratore delegato del gruppo, Mike Manley, come riportato dall'agenzia Bloomberg. "Sono sicuro al 100%' che Fca sarà in grado di sopravvivere perchè noi siamo fondamentalmente una "house of brands"', ovvero un gruppo che raccoglie una serie di marchi con un distinto carattere, ha spiegato Manley in una intervista rilasciata il mese scorso per una nuova biografia di Sergio Marchionne, il predecessore di Manley alla guida di Fca, scomparso prematuramente nel luglio 2018.
Fca, Trantini nuovo presidente società cinese con Gac/ Massimiliano (Max) Trantini è stato nominato presidente di Guangzhou Automobile Group (Gac) Fiat Chrysler Automobiles Sales, la società di distribuzione di Fca con Gac in Cina. Trantini - spiega una nota - porta nel suo ruolo una vasta esperienza nel settore, con precedenti posizioni che comprendono quella di ceo di Getrag Jiangxi Transmissions, ceo della joint venture nel settore delle trasmissioni tra Fca e Gac e piu' recentemente quella di direttore of China Business per Fca. L'iniziativa fa parte delle azioni che Fca sta assumendo allo scopo di rafforzare la competitività del suo business in Cina. La nomina ha effetto immediato. Daphne Zheng, attuale presidente della societa' di distribuzione e coo di Fca per la Cina, lascia il Gruppo. |
"Non credo che tra i nostri brand ce ne sia qualcuno con un carattere insipido", ha aggiunto Manley, il quale è convinto che anche il marchio Fiat abbia un futuro, grazie al successo di 500. "I nostri marchi hanno mostrato che saranno in grado di sopravvivere", ha aggiunto il manager. Sulla stessa lunghezza d'onda anche le dichiarazioni di Pietro Gorlier, responsabile dell'area Emea di Fca, che ha rilasciato una intervista per lo stesso libro: "Sergio Marchionne", scritto da Tommaso Ebhardt e pubblicato da Sperling&Kupfer, in uscita domani 30 aprile.
Nell'intervista rilasciata per il libro, Manley ha parlato anche dell'eredità di Marchionne: "Sergio lascia due tipi di eredità, una interna e una esterna. Al mondo ha mostrato che puoi avere un punto di vista diverso, puoi essere schietto su una serie di temi importanti, non conformarti allo status quo e allo stesso tempo essere un amministratore delegato di grandissimo successo. Molti Ceo che guarderanno a Sergio dall'esterno non potranno che riconoscere il coraggio che ha avuto nel compiere le sue scelte e prenderlo come un punto di riferimento per il proprio mandato. C'è sicuramente anche un'eredità enorme che lascia alla nostra organizzazione".
Il direttore finanziario di Fca, Richard Palmer, ha aggiunto sempre parlando di Marchionne e della sua eredita': "Non pensava a se stesso come a un manager o a un grande dirigente aziendale, si considerava essenzialmente una persona che fa le cose, le mette a posto. La sua eredita' sta proprio nell'esempio che ci ha lasciato. Diceva sempre che la leadership è un privilegio. Lui sentiva la responsabilità per la performance del suo team, di tutta l'organizzazione che guidava. Si chiedeva come poteva tirare fuori il meglio da ogni persona", inoltre, ha continuato Palmer, "ti aiutava a scoprire qualità che tu neanche sapevi di avere e che lui aveva capito. Ti faceva crescere, raggiungere un target e andare molto oltre, e faceva tutto questo mentre aveva anche un mare d'interessi diversi, la musica, i libri, la filosofia. Prendi, che ne so, Ludwig Wittgenstein: mai avrei conosciuto il suo pensiero senza di lui”.