Economia

Manovra, alert dalla Corte dei Conti: contanti e pos non coerenti con il Pnrr

Innalzamento al tetto al contante e limitazioni ai pagamenti col pos: la Corte dei Conti è scettica. A rischio la lotta contro l'evasione fiscale

Manovra, la relazione dei Corte dei Conti 

Arriva lo stop dalla Corte dei Conti su alcuni punti (critici) presenti nella prima manovra economica targata Meloni. Tra questi l'innalzamento del tetto al contante e le limitazioni legati ai pagamenti digitali tramite pos. Secondo la Corte entrambe le proposte andrebbero nella direzione opposta del Pnrr, il cui obiettivo è -tra gli altri- abbattere l'evasione fiscale. 

"Va segnalato come l'innalzamento del tetto dei pagamenti e, in particolare, la non sanzionabilità dei rifiuti ad accettare pagamenti elettronici di un determinato importo possano risultare non coerenti con l'obiettivo di contrasto all'evasione fiscale previsto nel Pnrr", ha affermato la Corte dei Conti nel corso dell'audizione alle commissioni bilancio di Camera e Senato sulla manovra.  

In ogni caso, "la manovra 2023-25 conferma i positivi orientamenti sui saldi di finanza pubblica preannunciati nella Nadef. E' positiva la scelta di mantenere entro margini limitati gli interventi previsti per il 2023 con ricorso a indebitamento, puntando, nel medio termine,alla riduzione del saldo di bilancio entro la soglia del 3% e a una piu' rapida discesa del debito rispetto a quanto prospettato nel Def", si legge nel documento.  "Nonostante il limitato tempo a disposizione, hanno evidenziato i giudici contabili, "si sono approntati interventi per importi significativi senza ricorrere in misura rilevante a nuove entrate (eccettuata la misura sugli extra profitti delle imprese del settore energetico) e individuando minori spese per importi considerevoli".  

Nonostante ciò, il presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite della Corte dei conti, Enrico Flaccadoro in audizione sulla manovra ha fatto notare che "permangono, tuttavia, ha aggiunto, elementi di incertezza sul quadro di finanza pubblica modificato dalla manovra".