Economia

Manovra, Gualtieri: "Asili nido gratis dal primo gennaio"

La manovra prevede la "gratuità degli asili nido, che è una misura importante per il welfare e anche come sostegno all'occupazione femminile, una misura che entrerà in vigore dal primo gennaio anziche' a settembre e consentira' la gratuita' per la grande maggioranza delle famiglie italiane, insieme a maggiori investimenti per la dotazione degli asili". Lo ha comunicato il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in audizione sul Ddl bilancio, secondo cui i risparmi sulla spesa per interessi ammontano a 38,5 miliardi nel quadriennio 2019-2022 (2,7 miliardi nel 2019 e in 6,7 miliardi nel 2020). 

Sulla manovra, ha spiegato poi Gualtieri, "la vera e propria componente, al netto della lotta all'evasione o le Dta, le vere e proprie misure che si possono assimilare a tassazione 'cubano' a 3,4 miliardi su un complesso di manovra di 30 miliardi". Una cifra "di gran lunga, ampiamente, inferiore alla riduzione delle imposte la che manovra determina".

In questo, ha ricordato, c'e' anche la web tax. "Se poi veniamo alle misure tecnicamente controverse stiamo parlando del 5% della manovra che mi sembra sia un risultato assolutamente non socntato, non vorrei dire straordinario". Si tratta di una composizione della manovra che "neanche io pensavo saremmo riusciti a raggiungere quando ho dovuto affrontare questa montagna delle clausole di salvaguardia”.

A copertura degli interventi" previsti dalla manovra, "oltre alla flessibilita' e alla lotta all'evasione, si prevedono nuove risorse per 11,7 miliardi nel primo anno, di cui tramite riprogrammazione di spesa in conto capitale e razionalizzazione della spesa centrale 2,5 miliardi, a salvaguardia dei conti pubblici sono previsti accantonamenti per 1 miliardo ma siamo fiduciosi che non saranno necessari perche', come noto, la spesa effettiva di misure in corso, anche come certificato dall'Inps, e' inferiore a quella prevista, le stime sono estremamente prudenti", ha detto, Gualtieri.

Il ministro nella sessione di risposte ha invitato il "Parlamento a concorrere all'individuazione" delle coperture. "Se il Parlamento vuole sovranamente modificare alcune misure, benissimo, ma auspico che si eserciti anche sul versante coperture e non solo su quello delle spese". Gualtieri ha confermato la volonta' di una riforma fiscale complessiva, "lo strumento lo decideremo insieme - ha detto - ma io ho simpatia per la legge delega che ci consenta di dedicare il 2020, soprattutto i primi mesi a una discussione approfondita, garantendo la progressivita' delle imposte".

Più 0,6% Pil in 2020 "ampiamente raggiungibile". "A fronte di una difficile situazione" internazionale "gli indicatori di economia italiana, se da un lato risentono del quadro globale, hanno recentemente mostrato segnali incoraggianti. I previsori indicano un lieve incremento del Pil anche nel quarto trimestre e questo consentirebbe di migliorare il dato di crescita 2019 rispetto alla previsione della Nadef a 0,1% ma dovrebbe dar luogo a un effetto di trascinamento positivo nel 2020, quindi lo 0,6% stimato appare ampiamente raggiungibile e ci permette di proiettare una crescita negli anni successivi all'1%".

"Miglioriamo la norma auto ma ratio green è giusta".  La norma sulle auto aziendali come fringe benefit "va disegnata e migliorata per evitare che aumenti la pressione fiscale sui lavoratori dipendenti che usufruiscono di questi benefit, ma in modo da salvaguardare l'obiettivo di incentivare un rinnovamento del parco auto, modulando tempi e forme, con tempi anche piu' coerenti con i piani produttivi del settore automotive. La ratio e' giusta e non va smarrita". "Stiamo parlando di 300 mila auto toccate dalla misura com'e' oggi, i numeri ascoltati sono fantasiosi e non e' una tassa ma una rimodulazione di un sussidio pubblico che oggi in Italia e' tra piu' alti rispetto ai paesi Ocse. Penso che un miglioramento sia opportuno, ma la ratio e' legare un incentivo pubblico e un sussidio fiscale alla riduzione delle emissioni", ha aggiunto.

Gualtieri, nella sessione di risposta alle domande dei parlamentari, ha giudicato "giusto" che la norma sulle auto come fringe benefit "non abbia un impatto retroattivo, cioe' su coloro che non possano evitarlo. Sono convinto - ha detto - che si trovera' il modo di modulare la misura in modo che non aumenti le tasse per i cittadini". E anche sulla plastic tax Gualtieri si e' mostrato fiducioso: "In entrambi i casi credo sia ampiamente possibile evitare impatti negativi sulla filiera produttiva e sui contribuenti, confido che il lavoro del Parlamento potra' raggiungere questo obiettivo - ha proseguito - e da questo punto di vista ritengo vada bene che la componente non monetaria del salario riceva benefici fiscali. E' giusto che il benefit riceva un beneficio fiscale, cioe' un sussidio tecnicamente. Sono favorevole, non ho alcun atteggiamento negativo, ma penso che visto che il mondo e l'Europa, e l'Italia anche, vanno verso un obiettivo zero-emissioni la norma possa essere articolata in modo da favorire il graduale rinnovamento del parco macchine". Su queste misure 'green' Gualtieri ha ribadito che "e' perfettamente logico un sistema di incentivi coerente con l'obiettivo del taglio delle emissioni, tutto il mondo va in questa direzione, se vogliamo fare finta che non e' cosi'... ma mi sembra poco serio. Sono cose di buon senso, chiunque lo capisce", ha detto. 

Meno 7,1 miliardi pressione fiscale anche rispetto a 2019. La manovra non solo riduce la tassazione rispetto alla legislazione vigente sul 2020 ma comportera' "una riduzione di 7,1 miliardi della pressione fiscale anche rispetto all'anno precedente", cioe' il 2019. "Tecnicamente - ha spiegato - questa pressione risulta invariata, 41,94% e 41,98%, ma questa invarianza tiene dentro 3,2 miliardi di evasione fiscale, 1,5 miliardi da rimodulazione delle rate Isa, 1,6 miliardi di differimento della Dta e 800 milioni della rivalutazione dei terreni", misure "che non sono tecnicamente un aumento della pressione fiscale". 

Plastic tax misura da correggere, fantasie su costi. 'Questa misura deve essere migliorata e riformulata in modo da evitare che abbia effetti negativi su una filiera produttiva molto importante'. Il ministro ha sottolineato, tuttavia, di aver letto "stime del tutto fantasiose dal punto di vista dell'impatto di costo, di aumento dei prezzi che sono tecnicamente, totalmente, infondate". Gualtieri ha riferito che 'abbiamo avviato una riflessione tecnica e un dialogo con gli operatori del settore e auspichiamo che il Parlamento intervenga per migliorare la misura'. In modo, ha aggiunto Gualtieri, di 'modularla meglio. C'e' una specificita' della misura" la cui ratio va salvaguardata ma che va "approfondita e corretta. Quindi auspico - ha concluso - che il Parlamento svolga questo compito e il Governo e' a disposizione per sostenerlo".