Economia
Manovra, l'Italia prende tempo, ma l'Ue avvisa: vietato sgarrare sui conti. Lega: Flat Tax sopra gli 85mila €
Bruxelles concede dieci giorni in più per il piano pluriennale, flessibilità anche per Germania, Francia e Belgio
Manovra, la Lega insiste per la Flat Tax sopra gli 85mila €. Si studia anche un nuovo piano per i bonus edilizi
Il governo Meloni lavora alla prossima manovra finanziaria, il Tesoro è a caccia di risorse, si stima un piano da oltre 25 miliardi visti i tanti interventi da fare. Ma sulla legge di bilancio arriva anche l'aiuto di Bruxelles che ha deciso di concedere all'Italia più tempo per presentare il piano strutturale relativo ai conti pubblici per i prossimi cinque anni. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, lo presenterà in Consiglio dei ministri dopo metà mese, e il Parlamento - riporta Il Corriere della Sera - impiegherà almeno dieci giorni per l’esame, le audizioni e dare il suo parere. Difficilmente il Piano arriverà entro il 20 settembre, anche se la Commissione Ue non considera la scadenza ultimativa.
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Alcuni paesi presenteranno i Piani solo a metà ottobre, insieme ai documenti di bilancio, e altri — quelli vicini alle elezioni come la Germania o che non hanno al momento un governo come Francia e Belgio — potranno non presentarlo. In compenso le nuove regole sui conti pubblici saranno molto più rigide di quanto non siano già ora. La manovra - prosegue Il Corriere - potrebbe abbracciare anche una nuova revisione dei bonus per le ristrutturazioni edilizie. Si ragiona, infine, sulle garanzie pubbliche alle imprese, esplose dopo il Covid e la crisi energetica, e che hanno assorbito risorse ingentissime per le coperture (che oggi scarseggiano). Ci sarà il rifinanziamento del fondo di garanzia per la prima casa, ma per le altre garanzie "standard", che pesano sul deficit, si profila una stretta.
Mentre sulla Flat tax Matteo Salvini ha detto che la Lega sta ragionando "se innalzare la soglia di 85mila euro". Aspettare qualche giorno in più per la presentazione del piano all'Ue potrebbe consentire al Mef di tener conto anche dei nuovi dati sui conti nazionali che l’Istat diffonderà il 23 settembre, e che potrebbero cambiare un po' il quadro. A cominciare dal Pil 2023 che sarebbe rivisto al rialzo, con la riduzione del rapporto con deficit e debito. Senza contare che anche i dati del 2024 potrebbero cambiare in funzione della destinazione dell’extra gettito fiscale. In questo primo anno di applicazione delle regole Bruxelles, comunque, è disposta a concedere flessibilità, almeno sui tempi.