Economia

Manovra, Meloni e Giorgetti: Italia in ginocchio, le novità per risollevarla

Secondo il ministro dell'Economia Giorgetti: "Senza il contributo determinante delle forze vitali del settore privato, il Pnrr potrebbe risultare infruttuoso"

La tassa sugli extraprofitti diventa per il 2023 un "contributo di solidarietà" in linea con il regolamento Ue che autorizza un intervento di emergenza contro il caro energia. La bozza della manovra prevede un prelievo temporaneo per i soggetti che in Italia producono, importano o vendono energia elettrica e gas e producono, importano, distribuiscono o vendono prodotti petroliferi. Il contributo è del 50% sul reddito 2022 che eccede per almeno il 10% la media dei redditi 2018-21; con il limite del 25% del patrimonio netto al primo gennaio 2022. Sono interessate 7mila aziende con un incasso, come anticipato dall'ANSA, di 2,56 mld.

Nasce un nuovo "Fondo per il contrasto al consumo di suolo", finanziato con 10 milioni di euro nel 2023, 20 milioni nel 2024, 30 milioni di euro nel 2025 e 50 milioni di euro all'anno nel biennio 2026-2027: si legge nell'ultima bozza della manovra dove nella relazione tecnica sono riportati i dati dell'ultimo rapporto Ispra dal quale "risulta che, al 2021, 2,15 milioni di ettari di suolo sono stati trasformati per realizzare beni e attività antropiche, corrispondente al 7,13% del territorio nazionale", portando ad un incremento annuale di consumo di suolo pari a circa "6 mila ettari, corrispondente a circa 16 ettari al giorno".

La rivalutazione delle pensioni per 'fasce' garantirà risparmi nel 2023 di 2,1 miliardi al netto degli effetti fiscali. Lo si evince dalla relazione tecnica che accompagna la misura nell'ultima bozza della manovra. L'incremento delle pensioni minime costa 210 milioni, Quota 103 comporta un maggior onere di 571 milioni (che salgono a 1,2 miliardi nel 2024). La proroga dell'Ape social costa 134 milioni e il cosiddetto 'bonus Maroni' per chi sceglie di rimanere al lavoro pur avendo maturato i requisiti di Quota 103 vale 13,8 milioni. L'onere della nuova 'Opzione donna' è di circa 21 milioni (contro i 110 circa dell'attuale versione).