Manovra,Tentori (Axa): "Downgrade scontato.Sui mercati non c'è un caso Italia"
L'intervista di Affaritaliani.it ad Alessandro Tentori, responsabile degli investimenti di AXA IM Italia
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
"A questi livelli gli investitori stanno già scontando molti scenari negativi, anticipati dai prezzi degli asset finanziari, sia azionari sia obbligazionari, scenari come il downgrade da parte delle agenzie di rating o il fatto che il governo Conte non centri i target di crescita per il 2019. In ogni caso il tema della sostenibilità del debito pubblico italiano non è mai stato sul tavolo degli investitori".
Alessandro Tentori, responsabile degli investimenti di AXA IM Italia, spiega così in un'intervista ad Affaritaliani.it il motivo per cui dopo l'invio del Documento programmatico di bilancio italiano a Bruxelles la pressione delle vendite su Borsa e Btp sembra essersi attenuata. Per l'esperto "l'impatto espansivo della legge di bilancio italiana potrebbe aiutare l'esecutivo M5S-Lega a raggiungere l'obiettivo dell'15% di crescita del Pil". A patto che...
L'INTERVISTA
Dopo l'invio del Documento programmatico di bilancio italiano a Bruxelles, la pressione delle vendite su Borsa e Btp sembra essersi attenuata. Come mai? I mercati hanno acceso la luce verde alla manovra del governo Conte?
"A questi livelli gli investitori stanno già scontando molti scenari negativi, anticipati dai prezzi degli asset finanziari, sia azionari sia obbligazionari".
Quali?
"E' scontato, per esempio, che ci possa essere un declassamento da parte delle agenzie di rating, sia un cambio di outlook da parte di Standard&Poor's sia un downgrade di Moody's. Scenario che non fa più tanta paura agli investitori. Sembrano poi esserci anche uno spiraglio per un dialogo a Bruxelles fra la Commissione europea e il governo italiano e la volontà di ambo le parti di fare un passettino indietro per il bene comune. In più, non sembra esserci lo spauracchio dell'uscita dall'euro, anche se comunque se ne parla in ottica molto a lungo termine. Soprattutto a livello globale, poi, la settimana scorsa c'è stata una piccola correzione sugli indici azionari globali che non è foriera di un rallentamento della crescita economica globale. Scenario che avrebbe un effetto negativo sull'Italia".
E per quanto riguarda le stime di crescita inserite dal governo Conte nella Nota di aggiornamento al Def? Qual è il giudizio degli operatori?
"Viene anche scontato uno scenario in cui la crescita pronostica non verrà realizzata. Ci sarà un Pil che crescerà di meno di quanto indicato e, quindi, questo aprirà un dibattito sulla traiettoria dello stock del debito pubblico italiano. Alcune case d'investimento sostengono che l'esecutivo M5S-Lega ce la farà a centrare i target fissati, altre, al contrario, ritengono che la manovra non riuscirà a sviluppare la crescita. Tendenze divergenti".
Par di capire, però, che il tema della sostenibilità del debito non sia sul tavolo degli investitori...
"A nostro avviso la sostenibilità dello stock dell'idebitamento non è mai stata un problema, perché con un avanzo primario così alto come quello italiano bisognerebbe avere o tassi d'interesse molto più elevati di adesso o l'insorgere di una recessione per iniziare a parlarne".
Alessandro Tentori, responsabile degli investimenti di AXA IM Italia
I toni fra Bruxelles e Roma restano però alti: ieri il vicepremier Luigi Di Maio è tornato a ricordare che l'esecutivo comunitario è a tempo e che ad aprile dovrà rinnovarsi...
"A differenza di quelli del presidente della Bce Mario Draghi che sono stati molto oculati e rivolti a tutte le parti in causa come Ecofin e Consiglio europeo, anche i commenti del numero uno della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ('Senza l'euro, l'Italia sarebbe messa molto peggio') sono stati una specie di ingerenza".
Quali sono i fattori che potrebbero alterare questo scenario altamente positivo per il nostro Paese?
"L'insorgere di news negative sul fronte politico come un cambio di ministri, una crisi di governo o un rimescolamento delle carte all'interno della maggioranza. Fattori ad alto potere destabilizzante, come anche la nascita di problemi su quello che è il grande vulnus dell'Italia e cioè la crescita potenziale".
Può spiegare?
"Nel caso in cui la crescita globale inizi a rallentare, opzione che nei prossimi due anni non è assolutamente da escludere, il margine di operatività di ogni governo, in particolare quello dell'esecutivo Conte, diventerebbe molto limitato. Un tema molto importante a lungo termine, su cui ora a mio giudizio gli investitori non si stanno concentrando abbastanza. Quello della crescita potenziale del nostro Paese è il vero tema in Italia".
Nella Nadef, il governo Conte ha previsto per il 2019 un incremento del Pil dell'1,5%: riuscirà a centrare l'obiettivo?
"Nel 2019 potrebbe essere possibile, grazie al positivo impatto fiscale della manovra. L'interrogativo è se la misura espansiva, come ha stimato l'esecutivo, abbia degli effetti anche nel binennio successivo. Sono più preoccupato infatti per il 2020 e per il 2021".
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