Economia
Mediaset, accordo in un mese con Vivendi. Prese di profitto sul Biscione

Secondo le indiscrezioni, Vivendi e Mediaset starebbero trattando con l'aiuto di un mediatore
Prese di profitto su Mediaset mentre proseguono le indiscrezioni in merito a trattative con Vivendi. Secondo il quotidiano francese, Les Echos, non ci sarebbe nulla di formale, ma Vivendi e Mediaset starebbero trattando con l'aiuto di un mediatore. Un accordo potrebbe essere raggiunto entro un mese e comunque dovrebbe ottenere l'approvazione dell'Agcom (il modo in cui Vivendi abbassera' la propria quota in Mediaset a meno del 10% dal 30% e' ancora materia di discussione). Ci sarebbe, da una parte, un accordo industriale che prevede il coinvolgimento di Mediaset come fornitore di contenuti nella joint venture tra Telecom Italia (-0,52% a 0,7595 euro) e Canal Plus. Dall'altra parte, le discussioni riguarderebbero la causa avviata da Mediaset per il mancato rispetto dell'accordo di cessione della pay-tv Premium a Vivendi e per la quale ci sara' l'udienza in tribunale il prossimo 19 dicembre, in tempo per partecipare all'asta dei diritti di Serie A.

E' ragionevole che Mediaset chieda che eventuali negoziati con Vivendi debbano ripartire da Mediaset Premium, ossia da dove e' iniziato il dissidio. Tanto che, secondo fonti citate dalla stampa italiana, sono due le opzioni circolate sul mercato: una compensazione di 1 miliardo di euro da parte di Vivendi oppure Mediaset che ottiene solo l'importo di 760 milioni di euro concordato per Premium l'anno scorso. "La notizia sarebbe positiva per Mediaset perche' si riavvierebbe la possibilita' di un dialogo con Vivendi -Telecom Italia , oltre al risarcimento per il mancato accordo su Premium", commentano stamani gli aalisti di Equita la cui somma delle parti include una valutazione per Premium di 765 milioni di euro, ovvero 0,6 euro per azione, ma non include l'upside legato alla joint vebture con Telecom Italia -Canal Plus.
Quanto riportato dalla stampa non parla pero' di un conferimento di Premium alla joint venture tra Telecom Italia e Canal Plus che per Equita sarebbe lo scenario piu' favorevole in quanto permetterebbe il deconsolidamento delle perdite attese della societa'. Infatti, gli analisti della sim stimano perdite a livello di cash flow operativo pari a 140 milioni di euro quest'anno e a 60 milioni di euro nel 2018. Sul titolo Mediaset Equita mantiene un rating hold e un target price a 3,4 euro. Gli analisti di Mediobanca Securities hanno sostenuto molte volte negli ultimi mesi che un accordo potrebbe essere il risultato migliore. La reazione del mercato di ieri alle ultime voci "in realta' era legata alla copertura short e amplificata dal limitato flottante: secondo i nostri calcoli sono state scambiate circa il 10% delle azioni disponibili".

"La sensibilita' alla nostra somma delle parti suggerisce che Mediaset sta scambiando in linea con i competitor nello scenario base, tratta a 7 volte contro le 9,5 volte quando includeva la valutazione al 100% della pay-tv, 636 milioni di euro a livello di enterprise value, mentre lo sconto balza al 40% nello scenario migliore, ovvero con una valutazione piena di Premium oltre ai 300 milioni di euro derivanti dal contenzioso con Vivendi", precisano gli analisti di Mediobanca . "La ragione alla base delle nostre preoccupazioni rimane l'ebit 2019 delle attivita' italiane del gruppo, che e' di circa il 20% al di sotto del consenso e questo non e' un bene per un titolo la cui performance e' legata sempre ai fondamentali, e la bassa visibilita' sul mercato pubblicitario. Manteniamo quindi il rating neutral e il target price a 3,63 euro su Mediaset", spiegano, in conclusione, alla banca d'affari.