Economia
Mediobanca: gruppo Bolloré esce dal patto, disdetta anticipata
Il gruppo Bolloré ha deciso di uscire dal patto di Mediobanca, sfruttando la finestra di settembre per la disdetta anticipata
Il gruppo Bolloré ha deciso di uscire dal patto di Mediobanca, sfruttando la finestra di settembre per la disdetta anticipata che si sarebbe chiusa tra qualche giorno. "Il Presidente dell'Accordo per la partecipazione al capitale Mediobanca informa di aver ricevuto da Financière du Perguet (gruppo Bolloré), titolare di n. 69,7 mln azioni pari al 7,9% del capitale, lettera di disdetta anticipata con efficacia primo gennaio 2019", spiega una nota di Mediobanca.
MEDIOBANCA: BOLLORE' MANTERRA' QUOTA 7,9%, "PIENO SUPPORTO A MANAGEMENT"
Pur uscendo dal patto di sindacato, il gruppo Bolloré precisa che manterrà la sua quota, pari a circa il 7,9% del capitale di Mediobanca. Ed esprime "soddisfazione per gli eccellenti risultati conseguiti dal gruppo Mediobanca, convinto sostegno all'attuale strategia e pieno supporto al suo management". Dopo quasi vent'anni di adesione all'accordo, "la scelta é collegata al crescente impegno finanziario del gruppo Bolloré in Vivendi (la cui quota di possesso è cresciuta in 12 mesi dal 20,6% al 26,2%) e all'obbiettivo di utilizzare con maggiore flessibilità i suoi asset", spiega la nota.
MEDIOBANCA: SOGLIA VALIDITA' PATTO AL 25%, SENZA BOLLORE' DA GENNAIO SI SCIOGLIE
La soglia di validità del patto di sindacato di Mediobanca, che vincolava al momento il 27,49% del capitale, era stata fissata al 25% e senza il gruppo Bollorè, che aderiva con il 7,9%, il patto si scioglierà automaticamente il 1 gennaio 2019. Secondo quanto si apprende, fino al 31 dicembre la situazione resterà ferma e in questi tre mesi i soci valuteranno se fare un patto più leggero o no.