Economia

Mediobanca pronta a vendere il suo 13% di Generali: clamorosa svolta di Nagel

Piazzetta Cuccia ha bisogno di fondi per potenziare la sua presenza nel segmento del wealth management

Ora la mossa di Nagel: si dice pronto a cedere la quota del 13% in Generali (che ai valori di mercato odierni varrebbe poco meno di 4 miliardi). Ma per fare cosa? Non è un mistero che da tempo Mediobanca stia cercando di potenziare la sua presenza nel segmento del wealth management. Ma gli obiettivi sono molto cari: da Fineco a Mediolanum fino a Banca Generali. La creatura di Alessandro Foti rimane un pezzo pregiatissimo del mercato ma è difficile immaginare una possibile fusione. Mediolanum, dopo l’uscita di Oscar di Montigny, è in una fase di riorganizzazione. E fa parte dell’azionariato di Mediobanca. Infine c’è Banca Generali, obiettivo che già nel 2020 era entrato nel mirino di Nagel ma che Donnet ha definito “strategico”. Ecco perché Piazzetta Cuccia ha bisogno di venire foraggiata per procedere a un’acquisizione che potrebbe renderla un vero e proprio gigante.

Chi si comprerebbe il 13% di Generali? Possibile che possa interessare alla stessa Delfin, che, una volta liberatasi di Mediobanca potrebbe salire nell’azionariato e chiedere a quel punto di procedere con un’aggregazione di livello per raggiungere quella massa critica che le permetterebbe di tornare a guardare negli occhi i rivali storici Axa e Allianz. La nuova pax milanese può preludere a grandissimi movimenti finanziari, una stagione frizzante che potrebbe portare alla creazione di nuovi “campioni” nazionali. In attesa che qualcosa si smuova anche nel mondo delle banche, assicurazioni e wealth management iniziano le grandi manovre. Allacciate le cinture.