Economia

Meno soldi in busta paga. Ecco per quali lavoratori

di Redazione

Il pagamento della quattordicesima comporta il potenziale rischio di decadenza dal bonus

Il bonus indicato sulla busta paga, insieme alla sua entità, è subordinato allo stipendio imponibile specificato nella busta paga

 

Nei mesi di giugno e luglio alcuni dipendenti riceveranno un bonus sotto forma di una mensilità aggiuntiva, comunemente nota come quattordicesima.

Questo gradito sviluppo, come si legge sul sito www.oipamagazine.it, unito ad altri fattori positivi come l’atteso conguaglio Irpef, contribuirà ad un significativo aumento della retribuzione in arrivo.

Tuttavia, non sono tutte notizie positive. Il pagamento della quattordicesima, infatti, comporta il potenziale rischio di decadenza dal bonus che tipicamente è compreso in busta paga per il mese in cui si percepisce la quattordicesima.

Questo bonus è frutto dello sgravio fiscale attuato dalla precedente amministrazione Meloni.

La Legge di Bilancio 2023, attuata dal governo Meloni, ha previsto fondi specifici per la riduzione del carico fiscale, con conseguente aumento della retribuzione per i dipendenti senza incidere sulla loro retribuzione lorda.

In particolare, il governo si è concentrato sull’attenuazione della quota contributiva a carico dei dipendenti, tipicamente fissata al 9,19% (8,80% per i dipendenti pubblici).

Ciò è stato realizzato attraverso due misure: in primo luogo, la manovra iniziale ha introdotto uno sgravio del 2% o del 3% a seconda dello stipendio imponibile.

In secondo luogo, il decreto Lavoro, noto anche come decreto n.  48 del 2023, riduce ulteriormente tale onere di un ulteriore 4% per il periodo luglio-dicembre.

Per determinare la causa dell’agevolazione è necessario esaminare il reddito mensile. Di conseguenza, è possibile che lo stesso dipendente possa beneficiare del bonus in alcuni mesi e non esserne idoneo in altri.

Questa discrepanza può verificarsi a causa di vari fattori che si traducono in guadagni più elevati in un determinato mese, simili ai criteri utilizzati per determinare l’ammissibilità alla quattordicesima.

Dopo un attento esame della circolare INPS n.  7 del 24 gennaio, si evince che il diritto all’agevolazione relativa alla quattordicesima mensilità rischia di decadere nella maggioranza dei casi.