Economia

Mittel, dai jeans al private equity: ecco chi è Stocchi il nuovo dominus

Franco Stocchi e Fondazione Caritro si lasciano l’era Bazoli alle spalle

di Luca Spoldi
e Andrea Deugeni

Mittel sotto i riflettori in Borsa dopo che i suoi due principali azionisti, Seconda Navigazione Srl dei fratelli marchigiani Stocchi (fra cui il più famoso Franco - nella foto in alto - è meglio noto come il re Mida dei jeanse Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto hanno deciso di conferire le rispettive partecipazioni (il 26,47% e il 12,38% rispettivamente) in Progetto Co-Val, veicolo finanziario cui fa così ora capo il 38,8% della finanziaria bresciana che l’avvocato d’affari ed ex presidente del Consiglio di sorveglianza di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, sognava fino a un decennio fa di poter trasformare in una seconda Mediobanca dopo la forzata uscita di Banca Intesa, negli anni Novanta (dopo l’acquisizione di Comit), dal capitale di Piazzetta Cuccia per decisione di Enrico Cuccia, all’epoca dominus indiscusso e indiscutibile della banca d’affari meneghina.

Un’era tramontata ormai da un paio d’anni, con la nomina nel novembre 2015 al ruolo di Ceo di Rosario Bifulco, ingegnere napoletano ex amministratore delegato di Lottomatica ed ex presidente esecutivo di Sorin che in Mittel ha investito quasi una decina di milioni di euro per esserne socio al 7,7% (Bifulco si guadagnò il soprannome di “mister stock option” uscendo da Lottomatica con una buonuscita di quasi 37 milioni di euro) senza che all’orizzonte si delineasse una chiara “mission”.

giovanni bazoli intesa
Giovanni Bazoli

Mission che pare ora definita, dato che quest’ultima mossa, che ha fatto scattare l’obbligo di Opa, lanciata a 1,75 euro per azione senza alcuna intenzione di delistare il titolo, nelle intenzioni dei fratelli Stocchi e di Fondazione Caritro dovrebbe contribuire, con la stabilizzazione degli assetti proprietari, allo sviluppo di Mittel nel settore del private equity.

Un settore, quest’ultimo, su cui Bifulco (manager dalle amicizie “importanti”, come quelle con Bruno Ermolli o con Letizia Moratti) ha creduto sin dall’inizio, a differenza del predecessore Arnaldo Borghesi, chiamato da Bazoli ma poi uscito in modo burrascoso (con una buonuscita di oltre 3 milioni) già nel marzo del 2014, che avrebbe preferito puntare sull’advisory.

Rosario Bifulco

Rosario Bifulco

Del resto il private equity è un modello che non solo ha riscosso in questi anni crescente successo (basti pensare ai gruppi Tamburi, Bonomi o Boroli-Drago), ma pare piacere anche ai nuovi azionisti di controllo di Mittel. Per l’imprenditore marchigiano Franco Stocchi l’operazione Mittel rappresenta una tipologia di investimento assolutamente inedita rispetto ad una storia personale da self-made man all’italiana. 

Emigrato da giovane per un breve periodo in Svizzera dove lavora come fresatore-tornitore, Stocchi mette in piedi in Italia la Sgm, società che produce telai in conto-terzi per la Benelli ed è oggi tra i fornitori della Tecnogym. La crisi di Benelli però spinge Stocchi a rivedere i suoi piani e l’arrivo nella Blue Valley italiana di marchi celebri nella produzione di jeans come Carrera indica la strada da percorrere.

Tutto va a gonfie vele fino agli anni ’80 quando il settore dei jeans in Italia accusa il colpo della concorrenza straniera che sfrutta manodopera a basso costo nei Paesi mediterranei e balcanici. Stocchi però individua subito i vantaggi della delocalizzazione spostando parte della produzione all’estero. Nel ’97 crea assieme ai fratelli bolognesi Chionna il suo marchio, Jeckerson. Un’intuizione di successo che gli permette di fare il salto di qualità con un’azienda che ormai produce milioni di capi e fattura 48 milioni prima di essere ceduta nel 2008 ai fondi Stirling square capital (71%) e Sirius (29%) con un guadagno netto di 6 milioni.

Di qui un un tesoretto che la famiglia, oltre a una nuova avventura nell'immobiliare (attraverso le controllate Fara Properties, Compagnia d’Angely e Mami Duomo, finanziate per una trentina di milioni dalle principali banche italiane) riesce a far fruttare soprattutto con la finanza. 

L’Opa su Mittel dovrebbe consentire di uscire alle stesse condizioni di Zaleski a eventuali soci che non condividono la nuova “mission” di Mittel, tra cui potrebbe esserci ancora, per una quota ormai ampiamente inferiore allo 0,5%, la bresciana Editrice La Scuola (fondata nel 1904 da Luigi Bazoli, nonno di Giovanni, che ne è tuttora vicepresidente), che non fa mistero di voler puntare a partecipazioni di minoranza in imprese di piccola o media dimensione operanti in particolare nella life science, nella quality of life e nel medium-tech. Ma non sono escluse “puntate” in altre direzioni: lo scorso anno si era parlato di un interesse per Quadrivio Capital Sgr, poi finita alla Green Arrow Capital di Stefano Russo (società che ha tra i suoi azionisti l’ex presidente di Poste Italiane, Luisa Todini).

Eliminata le residue resistenze, Bifulco, col pieno supporto degli Stocchi, potrà accelerare lo sviluppo di Mittel attraverso la crescita, anche per linee esterne, delle attuali partecipate ovvero lanciarsi in nuove acquisizioni, con le quali accrescere il valore per gli azionisti (tra i criteri di Bifulco vi è quello per cui le potenziali “prede” dovranno presentare un Ebitda non inferiore al 10%).