Economia

Mps, accordo Ue-Italia sul piano. Ecco cosa succederà ai risparmiatori

Prima di procedere con la ricapitalizzazione, il piano prevede il coinvolgimento degli azionisti e degli obbligazionisti junior.Tetto a stipendi dei top manager

Montepaschi, fumata bianca fra Roma e Bruxelles. La commissaria alla Concorrenza Margrethe Vestager e il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan hanno raggiunto l'accordo sul piano di ristrutturazione della banca senese che renderà possibile la ricapitalizzazione precauzionale del gruppo guidato da Marco Morelli in linea con le regole degli aiuti di Stato. Ne dà notizia la stessa Commissione europea.

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L'accordo, indica la Commissione europea, "e' condizionato alla conferma parallela da parte della Bce che Mps e' solvente e soddisfa i requisiti di capitale sull'ottenimento dell'Italia della conferma formale da parte di investitori privati che acquisteranno il portafoglio di non performing loans". I servizi della Commissione, indica il comunicato, sono ora impegnati con l'Italia per concludere i dettagli sul piano di ristrutturazione finale di Mps. L'Italia, si aggiunge, "dovrà notificare questo piano, inclusi gli impegni da parte delle autorita' nazionali sul modo in cui sara' attuato".

Su tale base la Commissione adottera' la decisione formale sulla base delle regole sugli aiuti di Stato. La commissaria Vestager ha dichiarato che l'accordo con Padoan "e' un passo avanti per Mps e il settore bancario italiano che permettera' all'Italia di iniettare capitale nella banca come precauzione, in linea con le regole europee, limitando gli oneri sui contribuenti italiani". Mps, ha aggiunto la responsabile della concorrenza Ue, "sopportera' una profonda ristrutturazione per assicurare la gestione, ristrutturazione che includera' la pulizia del bilancio dai non-performing loans". Infine, la speranza che cio' permettera' a Mps "di focalizzarsi sui prestiti al business italiano e sul sostegno dell'attivita' economica".

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Soddisfazione anche da parte del vicepresidente della Commissione responsabile di euro e mercati finanziari Valdis Dombrovskis. Le regole Ue, in particolare la direttiva sulla risoluzione bancaria, ricorda Bruxelles, offre a una banca solvente, a patto che siano rispettati alcuni criteri relativi alla ricapitalizzazione precauzionale. L'aiuto pubblico puo' essere dato come "precauzione", per prepararsi a possibili necessita' di capitale di una banca che si materializzerebbero se le condizioni economiche dovessero peggiorare. Dunque, non farebbe scattare la risoluzione. Dato che la ricapitalizzazione precauzionale comporta l'uso di denaro dei contribuenti, le regole Ue assicurano che l'uso di fondi pubblici sia iniettato solo in una banca che e' considerata produrre profitti nel lungo termine.

Cio' richiede che la banca affronti un piano di ristrutturazione con l'obiettivo di garantire questo risultato. Inoltre, lo Stato deve essere "remunerato in misura sufficiente" per l'iniezione di capitale, gli azionisti e i detentori di obbligazioni junior "devono contribuire ai costi per limitare l'ammontare dei fondi dei contribuenti". Per quanto riguarda il piano di ristrutturazione, Mps, indica la Commissione europea, vendera' totalmente il suo portafoglio di npl "in termini di mercato, riducendo i rischi sul proprio bilancio".

Nello stesso tempo, e' scritto nella nota comunitaria, "prendera' una serie di misure per aumentare sostanzialmente la propria efficienza". Il senior management della banca "sara' soggetta a un tetto salariale, che comprende il totale del pacchetto di remunerazioni) come richiesto dalle regole sugli aiuti di Stato". Il limite corrisponde a dieci volte la media del salario dei dipendenti. In linea con le regole sul 'burden-sharing', "gli azionisti e gli obbligazionisti junior contribuiranno ai costi di ristrutturazione della banca e cio' "assicura che coloro che stavano per beneficiare dei loro investimenti contribuiscano ai costi della ristrutturazione prima che il denaro dei contribuenti sia messo a rischio".

I depositanti "sono protetti in ogni caso", in linea con le regole europee. I detentori di obbligazioni junior vittime di 'misselling' (vendita fraudolenta) "saranno compensati da Mps attraverso la conversione di questi bond in azioni e l'acquisto di queste azioni da parte di investitori al dettaglio". Mps "paghera' gli investitori retail con strumenti senior piu' sicuri". La Commissione ricorda che "gli obbligazionisti junior dovrebbero essere informati adeguatamente sui rischi potenziali quando decidono di investire in uno strumento finanziario: nel caso in cui fossero stati spinti ad acquisti in modo fraudolento ('mis-sold'), la banca puo' assicurare che non ci siano effetti avversi sugli obbligazionisti junior". Tale compensazione, in ogni caso, "e' una considerazione completamente separata dal 'burden sharing' secondo le regole degli aiuti di Stato".