Economia

Affondo di Mps su Mediobanca, scatta il doppio esame: Borsa e board di Piazzetta Cuccia

L'offerta pubblica di scambio è stata indicata come ostile

di redazione economia

Affondo di Mps su Mediobanca, le prossime mosse e la questione Generali

Venerdì scorso, prima dell'apertura dei mercati finanziari, Monte dei Paschi di Siena ha annunciato il lancio di un’offerta pubblica di scambio totalitaria non concordata su Mediobanca, istituto finanziario milanese, che l'ha considerata un'offerta ostile. Oggi l’offerta del Monte dei Paschi su Mediobanca va di nuovo al test dei mercati dopo la giornata di venerdì in cui - riporta Il Corriere della Sera - Mps ha lasciato sul terreno il 6,9%. Mentre domani si riunirà il consiglio di Piazzetta Cuccia che classificherà come ostile l’operazione pubblica di scambio di Siena da 13,3 miliardi, tutta in azioni. Passerà al vaglio anche degli avvocati per verificarne la correttezza. La partita Mps-Mediobanca non si ferma qui.

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Si allunga sulle Generali, di cui Mediobanca ha il 13%, la cui assemblea dell’8 maggio - prosegue Il Corriere - rinnoverà i vertici. Azionisti del Leone sono di nuovo Delfin (9,9%) e Caltagirone (6,9%) che non hanno visto con favore il progetto di creare un campione mondiale nell’asset management con i francesi di Natixis, un’operazione fortemente voluta dal management di Trieste e dal ceo Philippe Donnet che giovedì presenterà il nuovo piano. Per il Monte l’iter ora prevede il deposito del documento d’offerta alla Consob e la richiesta di via libera alla Bce.

Il 5 febbraio il ceo Lovaglio presenterà i conti 2024 al board, un’occasione per tornare a illustrare l’offerta su Mediobanca. Centrale sarà l’assemblea del 17 aprile chiamata ad approvare l’offerta che partirà tra giugno e luglio con l’obiettivo di arrivare al 66,67% del capitale di Mediobanca.

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